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Mercato immobiliare in Italia: andamento e previsioni

Mercato Immobiliare: riprendono compravendite e mutui novità

Mercato immobiliare in Italia: continuano a crescere, anche per colpa dell'inflazione, prezzi delle case e degli affitti. Cala, conseguentemente, il potere d'acquisto delle famiglie

Secondo uno studio condotto da Tecnocasa il valore di un immobile che una famiglia in Italia potrebbe presumibilmente acquistare si aggira intorno ai 200.000 euro. Tale ipotesi è stata calcolata partendo da un reddito medio di 34.000 euro circa. e riferibile a nuclei familiari intenzionati a stipulare un mutuo per acquistare la casa dei sogni.
Sul mercato della casa hanno pesato negativamente l’ascesa repentina dei tassi di interesse da parte delle banche centrali a causa dell’aumento dell’inflazione e l’impennata dei prezzi che ha condizionato negativamente la situazione economica delle famiglie.
Tant’è che la percentuale del reddito familiare destinata all’acquisto della casa negli ultimi tempi è cresciuta sino al 21% circa. Per l’affitto invece, la percentuale si assesta intorno al 26%.

Volendo fare un parziale bilancio, il rialzo dell’ inflazione ha lasciato in Italia prezzi mediamente superiori del 14% rispetto a dodici mesi fa. Se si allunga lo sguardo al 2015, attuale anno di riferimento per l’indice europeo dei prezzi al consumo, i nostri prezzi sono aumentati del 22%, un po’ sotto l’aumento medio della zona euro (24%).

Tra l’altro l’anno appena concluso non può certo dirsi favorevole al mercato immobiliare che ha registrato circa 700mila compravendite, in vistoso calo rispetto al 2022. Un calo da imputare alla diminuzione dei rogiti (12%) e dei mutui (32%) visto che sono aumentate le vendite cash. Relativamente ai prezzi le previsioni le variazioni dovrebbero essere molto limitate. Nomisma per esempio prevede un + 0.6% per le principali città italiane ed un +1,4% per Roma e Milano. Non ci dovrebbero essere sussulti nemmeno nei prossimi due anni. Stando così i prezzi le quotazioni non recupereranno certamente il tasso di inflazione.

Parallelamente la riduzione dei prezzi dovrebbe essere invece di pertinenza delle tipologie di immobili più economici e di metratura più ampia mentre i tagli minori, che non richiedono cifre elevate non dovrebbero subire ribassi.. Aumenteranno lo sconto per vendere e i tempi idonei a chiudere le trattative, un fenomeno tra l’altro, già evidente ora. Infine, le città dove è richiesto un maggior sacrificio per acquistare casa sono Venezia, Bolzano e Milano mentre per quanto riguarda l’affitto le città dove investire maggiormente sono Firenze, Milano e Massa C.