Redazione Notizie.it Al Parlamento un duro scontro tra Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione Ue, ed Antonio Tajani, il presidente del Parlamento europeo. Oggi a Strasburgo durante la riunione plenaria, Juncker avrebbe dovuto parlare dei risultati della crisi migratoria.
Per quanto riguarda misure in sostegno dell’Italia Junker ha affermato “Solidarietà all’Italia è d’obbligo.Dimostreremo con i fatti che vogliamo rimanere solidali, soprattutto con l’Italia che dimostra un atteggiamento eroico. La solidarietà è d’obbligo. La Commissione ha fatto molto ma non tutto quanto avrebbe dovuto fare perché i nostri mezzi tecnici e finanziari sono limitati. Ma continueremo a perseguire la nostra azione di solidarietà con l’Italia“. Poi ha aggiunto seccato “Saluto i deputati che si sono presi la pena di essere presenti, ma il fatto che siano una trentina dimostra a sufficienza che il Parlamento non è serio“. Infatti in aula erano pochi gli europarlamentari presenti, il vuoto tra i banchi ormai rappresenta un notevole disinteresse per quanto riguarda i problemi italiani.
“Siete ridicoli. Il fatto che ci sono solo una trentina di deputati presenti dimostra che il Parlamento europeo non è serio. Se ci fossero stati Angela Merkel o Macron e non un piccolo Paese come Malta non sarebbe stato così. Non parteciperò più a riunioni di questo tipo.” ha terminato così il suo attacco prima di essere interrotto dal presidente Tajani. “Moderi i termini è la Commissione sotto il controllo del Parlamento non il contrario” così è intervenuto Tajani che lo ha più volte richiamato nel corso della giornata, chiedendogli di rispettare l’aula ed utilizzare un linguaggio più consono.
Tutto ciò è avvenuto mentre l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha aggiornato i numeri sugli arrivi in Europa dal Mediterraneo nel 2017. L’Oim ha segnalato lo sfondamento della soglia dei 100mila migranti da gennaio a oggi, più di 85mila di loro sono sbarcati direttamente in Italia. Nel frattempo la Svizzera si prepara a rafforzare i controlli e la presenza della polizia lungo le frontiere mentre l’Austria è pronta a schierare fino a 750 militari al Brennero. Si tratta delle ultime misure preventive a causa dell’aumento degli sbarchi sulle coste europee.
