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Milano, il sindacato dei vigili urbani: "In caso di danni dal vaccino paghi il Comune"

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Il sindacato dei vigili urbani di Milano, in un volantino distribuito alla vigilia del giorno dell’obbligo vaccinale, lancia una particolare iniziativa

Il sindacato dei vigili urbani di Milano, in un volantino distribuito alla vigilia del giorno dell’obbligo vaccinale, lancia una particolare iniziativa.

Il sindacato Sulpm della Polizia municipale milanese lancia un’iniziativa: l’obbligo vaccinale

Come sappiamo, da oggi 15 dicembre è scattato l’obbligo vaccinale per diverse categorie di lavoratori. L’obbligo vaccinale è stato esteso ai carabinieri, alla Guardia di Finanza, ai militari, ai vigili del fuoco, agli operatori delle scuole e alla polizia. Ovviamente non tutti coloro che svolgono questi lavori sono disposti a vaccinarsi e per questo motivo rischiano la sospensione del posto e dello stupendio.

Il sindacato Sulpm della Polizia municipale milanese lancia un’iniziativa: l’aiuto a chi non si vaccinerà

Il sindacato Sulpm della Polizia municipale milanese ieri ha distribuito un volantino in cui lanciava un’iniziativa di aiuto per tutti quei vigili urbani che da oggi decideranno di rinunciare allo stipendio pur di non vaccinarsi. L’idea del sindacato sarebbe quella di: “Non lasciare indietro le minoranze, ma cercare di tutelarle”, destinando un eventuale sostentamento economico ai poliziotti che saranno sospesi. Inoltre Daniele Vincini, il segretario del sindacato minaccia di denunciare il Comune di Milano nel caso ci saranno danni alla salute derivanti dal vaccino.

Il sindacato Sulpm della Polizia municipale milanese lancia un’iniziativa: le parole di Vincini

Queste le parole di Vincini e le prime righe del volantino: “Sentiamo in ogni dove parlare di senso di responsabilità nell’effettuare l’inoculazione del vaccino per la tutela di tutti, salvo poi che ci ti chiede ciò dimentica il proprio senso di responsabilità nella tutela di coloro che ne subiscono eventuali eventi avversi, che ormai gli stessi dati delle Agenzie di Stato ed europee hanno conclamato. Autorevolissimi scienziati sottolineano che allo stato non si conoscono gli effetti gravissimi che la terapia genica per la profilassi delle affezioni da Covid potrebbe causare in conseguenza dell’inoculazione dei vari sieri somministrati.”