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Perseguita la ex e cerca di comprare l'acido: arrestato 33enne

Perseguita l'ex e prova a comprare l'acido

Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Milano perché perseguitava la sua ex e ha cercato di comprare acido.

Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Milano perché perseguitava la sua ex e ha cercato di comprare acido. Gli atti persecutori andavano avanti da circa due mesi.

Milano, perseguita la ex e tenta di comprare acido

Un uomo di 33 anni, romano, è stato arrestato per stalking contro la sua ex fidanzata. L’uomo stava cercando di acquistare un acido per sciogliere metalli e gli inquirenti hanno temuto che volesse usarlo contro la donna, già vittima da due mesi di una “inquietante strategia di ossessivo controllo e logoramento psicologico“. L’uomo aveva pubblicato foto e commenti con insulti nei profili social della ex e aveva anche messo a soqquadro la casa della donna, mentre lei si trovava all’estero per motivi di lavoro, “sventrando il materasso, il divano e il letto con un coltello“.

L’uomo mandava messaggi intimidatori anche da utenze esteri in cui le comunicava “di trovarsi negli stessi posti” dove si trovava lei e “minacciandola“, come scritto dal Gip. L’uomo avrebbe commesso anche furti d’identità sui social della donna per effettuare acquisti, modificare le informazioni personali a scopi denigratori o cambiare foto profilo mostrando “due persone a letto” o la giovane intenta a bere alcolici. Ha anche richiesto di rinunciare alle vacanze per dimostrare “che lui era più importante dei suoi hobby” e tentato di contattare il servizio clienti di Airbnb per scoprire dove alloggiava la donna.

Denuncia della vittima e acquisto dell’acido

La donna per la “paura” era stata costretta “ad alterare le proprie abitudini di vita“, lasciando Milano e andando a vivere a Roma dai suoi genitori. Non usciva più di casa e non andava nemmeno più in ufficio, ma lavorava da remoto per paura di eventuali “aggressioni“. Aveva anche dovuto bloccare “carte di credito, carte di debito e pin di accesso al conto“. Tra il 3 e l’8 novembre, l’uomo aveva effettuato online “ordini di cosmetici per un valore complessivo pari ad 2.919 euro” a nome della donna, che lo ha denunciato.

Le intercettazioni hanno mostrato uno scenario “preoccupante“, una “progressione criminosa” che, secondo il Gip, “determina anche un pericolo di commissione di reati con uso di mezzi di violenza“. Il 15 novembre il 33enne avrebbe telefonato a due negozi ferramenta dicendo di aver “bisogno di un acido corrosivo” e chiedendo quali tipi di acidi fossero in grado di “sciogliere pure dei metalli” per poi mettere in atto tentativi di incontrare la ex, che non gli ha risposto al telefono. Secondo il giudice si tratta di una ricerca “improvvisa e immotivata“, almeno per scopi lavorativi, visto che l’uomo lavora “come dottore commercialista in uno studio tributario e societario di Milano“.