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Milano Pride 2023: via al corteo. Sfottò a Giorgia Meloni al ritmo della Carrà: "Se per caso cadesse il governo io mi sposto un po' più in là"

Pride Milano 24 giugno 2023

Alle ore 15 il corteo ha lasciato la stazione Centrale: migliaia le persone in piazza per i diritti della comunità LGBT

Tutto pronto per il gran finale del Milano Pride all’insegna dell’amore libero. “Per me il Pride + amore, perché siamo nati per amare al di là di tutto”. Questo il primo commento di una delle ospiti più attese, Orietta Berti, protagonista del tormentone estivo “La discoteca”, in coppia con Fabio Rovazzi. Salirà anche lei sul palco “della pace” per il concerto-evento finale a cominciare dalle 18.30 all’Arco della Pace.

Partita l’onda Arcobaleno di Milano

Sono migliaia in via Vittor Pisani. Tra i primi cartelli dei manifestanti e attivisti risalta agli occhi di tutti “Protect trans kid”, che precede una trentina di carri diretti in piazza della Repubblica. Tra i carri ci sono anche quelli dei partiti del Pd, Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana, e del sindaco della Cgil. Il carro del Partito democratico fa il verso al ritornello di una celebre canzone di Raffaella Carrà: “Se per caso cadesse il governo io mi sposto un po’ più in là”. Un altro carro porta in scena la caricatura della premier Giorgia Meloni in versione serie Tv “The Handmaid’s Tale” e lo slogan “Prejudice”. Omaggio da Lecco anche ad Alessandro Manzoni, a 150 anni dalla scomparsa, con i “Promessi Sposi”. C’è attesa per l’intervento della segretaria del Pd Elly Schlein. Prenderà la parola alle ore 17, a metà corteo.

Famiglie Arcobaleno lancia un appello alla premier Meloni

Ore 16:10 – Elena Mantovani è tra le fondatrici dell’associazione Famiglie arcobaleno, impegnata in questi giorni nella battaglia legale a Padova, per difendere diritti acquisiti, e ora in pericolo. Qui le sue dichiarazioni:

Anche i nostri figli hanno diritto a vedere riconosciuta la loro storia e la loro famiglia. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo scritto una legge con Rete Lanford che prevede proprio il riconoscimento alla nascita dei figli delle coppie omogenitoriali, la revisione delle adozioni e il matrimonio egualitario. Una legge depositata ma che dubitiamo di riuscire a farla prendere in considerazione da questo parlamento.

“È ora di svegliarsi perché le famiglie sono cambiate e non possono fare finta che non esistiamo”: questo l’appello che Mantovani ha rivolto a Giorgia Meloni.

Milano Pride 2023: il percorso

Intanto, gli attivisti e manifestanti stanno per marciare. Alle ore 15 si parte da Via Vittorio Pisani, davanti a Stazione Centrale. Tempo un’oretta, e la marea arcobaleno partirà da piazza Repubblica, per poi proseguire lungo viale Monte Santo, fino all’Arena Civica, passando per i Bastioni di Porta Nuova, piazza XXV Aprile, i Bastioni di Porta Volta e viale Elvezia.

Puntuale, alle 18.30, il corteo di colori, striscioni, abiti e dichiarazioni, arriverà al capolinea dell’Arco della Pace, dove artisti, cantanti e attivisti stanno già scaldando il palco per il concerto evento finale, che si concluderà alla mezzanotte in punto.

Al microfono si alterneranno Marta Pizzigallo, Alessio Viola, Elena Di Cioccio, Paolo Camilli e Victoria Cabello. Si esibiranno: Baby K, Orietta Berti, Malika Ayane, i Coma Cose, Ariete, Angelina Mango, Kaze, Antonino, i Santi Francesi, BigBoy, Ginevra, Italy Bares, Ethan, Kaput, MyDrama, Yosef, Evra, Blue Phelix, Osvaldo Supino, Matteo Romano, Luigi Strangis e Protopapa con Drama. Tra gli ospiti, Daniele Gattano, Debora Villa, Valentina Petrillo, Stefania Rocca, Francesca Cavallo e Simone Alliva. Attesa anche per una impact performance a cura di Angelo Cruciani e ispirata al dialogo e alla rigenerazione del rispetto.

Figli e diritti negati: la Lombardia protesta

Inclusività, famiglia rainbow, matrimonio egualitario, adozioni gay: queste e altre tematiche LGBTQI+ saranno portate in scena durante la sfilata, in un momento storico difficile come quello che sta attraversando l’Italia, già tirata per le orecchie dall’Unione europea.

Proprio la Lombardia, in queste ore, è teatro di proteste davanti di mamme arcobaleno davanti alla procura di Padova, dove i giudici hanno negato un diritto che sembrava ormai acquisito. “Davanti alla legge” i manifestanti hanno posto 33 bambole distese per terra con sopra 33 raccomandate. Nei giorni scorsi la procuratrice Valeria Sanzari ha avviato la procedura di cancellazione delle registrazioni degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali dal 2017 in poi. Figli che da un giorno all’altro si ritroveranno senza un genitore che ormai li aveva visti crescere.

Milano Pride: i diritti gay riavvicinano Pd e 5 stelle?

Davanti all’ondata Arcobaleno riunita sotto l’Arco della Pace ha preso la parola Elly Schlein. La segretaria del Pd ha esortato i presenti e non a “continuare a lottare per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt”. “Siamo in pericolo di regressione sui diritti – osserva – non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa. Vedere piazze così partecipate dall’onda Pride è un motivo di speranza, di orgoglio, di continuare ad andare avanti. Il Pd sarà in tutti i luoghi dove si difendono i diritti e si chiede una legge contro l’odio”.

La segretaria ha riaperto il dibattito sulla legge contro l’omotransfobia (legge Zan) affossata in Parlamento lo scorso anno.
E sull’eventuale sostegno di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “Siamo qui per partecipare al Pride di Milano, oggi ci occupiamo di queste battaglie e le faremo con chiunque, con le forze politiche sociali, con chiunque voglia farlo insieme a noi”.