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Molestie sessuali, ambasciatrice Haley: 'le donne che accusano Trump hanno il diritto di essere ascoltate'

Molestie sessuali

L'ambasciatrice USA all'ONU, Nikki Haley, interviene sul caso delle accuse di molestie sessuali lanciate contro il presidente D.J. Trump.

L’ambasciatrice ONU per gli USA, Nikki Haley, spezza il silenzio che circonda la Casa Bianca sul caso delle molestie sessuali che riguardano Trump. La posizione ufficiale sino ad oggi tenuta dalla presidenza USA era di diniego verso accuse ritenute infondate e false. La posizione della Haley spinge la presidenza Trump verso posizioni più scomode e pericolose innanzi all’opinione pubblica americana. Secondo l’ex governatrice dl South Carolina, le donne che accusano Trump di molestie sessuali vanno ascoltate. Anche loro meritano il diritto di venire ascoltate. Lo stesso diritto che è stato dato a tante altre donne vittime di abusi e molestie sessuali. Diritto all’ascolto delle loro storie e che ha portato alla luce un elevato numero di episodi.

Ogni donna che si è sentita violata ha il diritto di parlare.” Questa l’opinione della Haley. Ha anche aggiunto che casi del genere che riguardavano da vicino Trump erano noti da prima della sua stessa elezione al soglio presidenziale.

Molestie sessuali

Ogni donna ha diritto ad parlare di queste cose e va ascoltata. Parole forti e che imbarazzano Washington. La stessa Washington che aveva relegato le accuse contro il presidente come falsità. Questo nonostante ci fossero registrazioni che vedevano Trump vantarsi della sua fama di afferrare le donne “by the pussy“. Le dichiarazioni dell’ambasciatrice Haley giungono in un momento di tempesta per la capitale USA. Due senatori (di opposte fazioni) hanno rassegnato le proprie dimissioni proprio a causa della loro scorretta condotta sessuale sul luogo di lavoro. Si tratta del democratico Al Franken, Senatore del Minnesota, e di John Conyers, rappresentate del Michigan. A far compagnia a loro due anche il senatore dell’Arizona, il conservatore Trent Frank. (L’accusa in questo caso è diversa). L’accusa di molestie per Trump riapre e infiamma il dibattito tra le parti politiche del Paese con detrattori e sostenitori da entrambe le parti.

Si tratta di un’altro ramo di quella amara e triste pianta nata dal caso Weinstein. Un vero e proprio vaso di pandora ormai impossibile da chiudere e da nascondere sotto il tappeto. Politica, cinema, finanza, televisione, arti e spettacolo sono tutti ricettacoli e scenari di questa ondata di denunce per le molestie sessuali. Una vera e propria epidemia che ha sollevato un’ondata di indignazione e proteste.

Nikki Haley

L’ondata delle denunce che stanno investendo gli USA e il mondo (ricordiamo i casi in Inghilterra e in Italia), denunciano una situazione tragica. Secondo l’ambasciatrice ONU questo è il momento giusto per operare uno spostamento culturale della politica. Uno spostamento culturale ed etico che investa in prima persona gli uomini di potere presenti nella società occidentale. La presa di coscienza avvenuta tramite l’ondata di denunce partite ad Hollywood segna il tempo per un cambiamento.

La Haley si è infine detta orgogliosa. Orgogliosa del coraggio delle donne che si sono fatte avanti e hanno rigettato la vergogna. Orgogliosa della loro forza.