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Molotov contro hotel nel bresciano che ospiterà profughi

molotov

Ieri notte sono state lanciate due molotov contro l'hotel Eureka, nel bresciano. La struttura si era offerta di ospitare 35 profughi.

Molotov contro l’hotel

E’ accaduto la scorsa notte. L’hotel Eureka, chiuso al pubblico da quattro anni, prossimamente ospiterà dei profughi. La struttura, nonostante la mancanza di ospiti da anni, è attrezzata e pronta a essere utilizzata. Valerio Ponchiardi, titolare dell’albero Eureka, dice che non è “ancora stato siglato alcun accordo con la Prefettura per dare ospitalità a coloro che hanno richiesto asilo” Lo conferma anche la prefettura di Brescia che ha precisato “Era stata avanzata un’ipotesi di utilizzo, ma al momento nessun accordo è stato trovato tra la cooperativa che gestisce gli stranieri e la proprietà dell’ albergo” Forse, però, questo dettaglio non era conosciuto da chi ieri notte ha tirato due molotov contro l’albergo di Vobarno. Si presuppone, infatti, che chi abbia compiuto il gesto lo abbia fatto per dissuadere il proprietario dall’accogliere i migranti.

L’incendio sedato

Le due molotov incendiare sono state lanciate contro l’hotel da ignoti. Sono finite al piano terra dell’Eureka e lo stesso Ponchiardi si è dato da fare per spegnere immediatamente l’incendio. Non sono stati riportati danni significativi alla struttura, ma il piano terra sarà da ristrutturare prima del probabile arrivo dei 35 migranti. Annunziato Vardè, prefetto della zona, prevede in realtà un numero ancora maggiore di migranti in arrivo. Per questo lo sfruttamento a tale scopo della struttura sarebbe una manna dal cielo, un’ottima soluzione. Su lancio delle due molotov stanno indagando i Carabinieri e la Digos della Questura di Brescia. Si terrà presente anche la possibilità che chi ha compiuto il gesto lo abbia fatto anche per motivi personali, che lo legano a Ponchiardi. Ma al momento l’ipotesi migliore resta l’intimidazione contro la decisione di trasformare l’albergo in disuso in un ospizio per i profughi.

La questione migranti

Sono polemiche di questi giorni quelle che parlando della questione migranti in Italia. C’è chi recrimina il mancato aiuto da parte dell’Unione Europea e chi, invece, crede che sul territorio non si faccia abbastanza e che non si è abbastanza preparati alle emergenze. Di sicuro il numero di profughi che approda in Italia sembra essere in aumento e le strutture di accoglienza non sono pronte a un tale flusso di gente. L’aiuto che si può dare, innanzi tutto ai migranti e poi alle associazioni che si occupano della loro integrazione, è quello di collaborare e mettere a disposizione strutture come l’Eureka: luoghi dove ospitare i nuovi venuti, in attesa di legalizzare il loro accesso in Italia o di trovare una nuova destinazione. Ultimamente, però, molti italiani si dicono poco disposti ad accogliere ancora altri migranti. La crisi economica si accusa sempre di più ed è un meccanico istinto di sopravvivenza difendere il poco che c’è e cercare di tenerlo per sé. E’ una paura che c’è sempre stata per ogni popolo che si è visto invaso dai migranti e che in passato, nel Novecento, rese noi italiani vittime di discriminazione.