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Emergenza morbillo, 15 persone ricoverate, un bimbo morto

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Emergenza morbillo in Sicilia, dove 15 persone sono ricoverate per la malattia. Morto un bimbo. La Regione si è attivata per risolvere la situazione.

E’ emergenza morbillo in Sicilia, dove un bambino di 10 mesi è morto per complicanze legate alla malattia. Il decesso del bimbo è solo uno dei tanti casi che stanno generando il caos nella regione.

Morbillo in Sicilia: un bimbo morto

L’epidemia di morbillo, diffusa in tutta la Sicilia, sembra avere colpito soprattutto Catania, dove un bambino di 10 mesi si è spento a causa della malattia. I medici non hanno potuto fare nulla contro la violenza con cui il morbillo si era manifestato nel piccolo. La morte del neonato costituisce solo uno tra i numerosi casi di contagio che si stanno verificando in Sicilia.

Sono 15 i malati ricoverati all’Ospedale Garibaldi. I pazienti, monitorati nei vari reparti di Malattie infettive, si trovano in isolamento. L’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza ha dichiarato che due degli affetti da morbillo, di 28 e 30 anni, si trovano in “condizioni di particolare fragilità”. I due sono ricoverati da cinque giorni.

Quello della Sicilia rappresenta un caso peculiare. Lo dimostrano i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale oltre la metà delle infezioni registrate a livello nazionale (precisamente 218 su 411) si sono verificate proprio nell’isola, in particolare all’Ospedale Garibaldi di Catania. Inoltre, su quattro decessi totali da gennaio, tre si sono verificati al Garibaldi.

La Regione Sicilia si sta mobilitando per risolvere la drammatica situazione. Il piano regionale prevede una riduzione delle liste d’attesa per le vaccinazioni, un aumento dei vaccinatori in tutta la regione, un protocollo per la presa in carico del paziente esteso a tutti i Pronto soccorso e un controllo del personale sanitario e di quello scolastico. E’ stata inoltre presa in considerazione la possibilità di rendere gratuito il vaccino anche per gli adulti.

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Il commento della Lorenzin

Sul caso si è espresso anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale ha ribadito l’importanza del vaccino obbligatorio, che “vuol dire mettere in sicurezza la comunità, perché si tratta di un tema di cultura scientifica e di cosa si intende per immunità di massa”.

In Europa

Le statistiche indicano che l’Italia non è il solo Paese europeo ad essere stato colpito dalla violenta epidemia. Secondo il sito specializzato Outbreaknews, l’allarme per la malattia si estende dalla Francia al Portogallo. Nello Stato di Macron, specie nella regione sud occidentale della Nouvelle-Aquitaine, dall’inizio del 2018 sono stati segnalati 1346 casi, il 20% dei quali ricoverati. A febbraio, una 32enne si è spenta nella città di Poitiers.

Per quanto riguarda il Portogallo, nel Paese non erano stati registrati episodi di morbillo per 12 anni fino al 2018, quando, soprattutto nel nord dello Stato, è esplosa l’epidemia. Sono stati riportati 100 casi, l’80% dei quali tra gli operatori sanitari dell’ospedale Santo António di Oporto.

Secondo l’Ecdc- European Centre for Disease Prevention and Control la continua diffusione del morbillo in Europa è dovuta a una cattiva copertura vaccinale. L’87% dei casi, infatti, si è manifestato in individui non immunizzati.