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Moria di pesci a Chivasso, risolto il mistero delle centinaia di carcasse a pelo d'acqua

Spesso le morie di pesci hanno cause naturali

La preoccupazione per la moria di pesci a Chivasso ed il mistero delle centinaia di carcasse a pelo d'acqua: manca un elemento fondamentale per la vita

Quella strage di animali acquatici aveva inquietato non poco i residenti e lo spettro dello sversamento di sostanze velenose si era affacciato nella mente di più di una persona, invece pare che per la moria di pesci a Chivasso sia stato risolto il mistero. Quale mistero? Quello delle centinaia di carcasse a pelo d’acqua nel rio che attraversa il parco Sabbiunè

Moria di pesci a Chivasso, risolto il mistero

Le analisi sui campioni prelevati nell’area hanno evidenziato un dato anomalo ma “naturale”. Quelle campionature infatti non hanno evidenziato la presenza di alcun inquinante chimico e i laboratori di Arpa Piemonte hanno messo un punto fermo nell’individuazione delle cause. Ma allora cosa è successo nel tratto finale del rio Orchetto? 

L’unico parametro differente dal Po

I media spiegano che c’è un solo parametro nell’acqua diverso dal corso del Po, che dalla zona dista pochissimo: l’ossigeno disciolto e con esso l’ammoniaca, che però viene prodotta dal metabolismo dei pesci intrappolati. Insomma, nel rio è emersa una severa diminuzione di ossigeno e i pesci sono morti di asfissia. La concentrazione altissima di una zona che funziona da “pozza di svernamento pre-invernale” ha fatto il resto e innescato la moria: tanti pesci, tantissime branchie a caccia di ossigeno e poco ossigeno per tinche, pesci gatto, cavedani, carpe e carassi.