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Morta la mamma di Mauro Pamiro, prof trovato morto in un cantiere: si è suicidata

La mamma di Mauro Pamiro si è suicidata

È morta la mamma di Mauro Pamiro, il professore che era stato trovato morto in un cantiere. La donna si è suicidata.

La mamma di Mauro Pamiro, prof trovato morto in un cantiere a Crema nel 2020, si è tolta la vita. La causa sarebbe il dolore per la morte del figlio e per la vicenda giudiziaria che ne è conseguita.

Morta suicida la mamma di Mauro Pamiro, prof che era stato trovato morto in un cantiere

Marialuisa Belloni, la madre di Mauro Pamiro, professore di 42 anni che era stato trovato morto in un cantiere il 29 giugno 2020 a Crema, è deceduta. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, la donna si sarebbe suicidata. La causa del gesto sarebbe il dolore per la scomparsa del figlio e la vicenda giudiziaria che ne è conseguita, giunta all’archiviazione del procedimento. La donna di 72 anni è stata trovata morta nella serata del 24 ottobre a casa dell’ex marito. Era andata a pranzo da lui e, mentre l’uomo era ospite in una trasmissione di Telelombardia per parlare del figlio, si sarebbe suicidata. Lo scorso 6 settembre il giudice per le indagini preliminari di Cremona aveva archiviato il procedimento nei confronti della moglie di Pamiro, che era stata indagata per omicidio.

Morta suicida la mamma di Mauro Pamiro: il caso del prof trovato morto in un cantiere

Per il giudice la morte di Mauro Pamiro sarebbe dovuta ad una caduta accidentale. Una tesi che, insieme a quella del suicidio, non ha mai convinto la mamma dell’uomo. “Di certo la signora in questi anni ha subito uno stress molto intenso. Sono davvero dispiaciuto. Non so se ora proseguiremo” ha dichiarato l’avvocato Antonino Andronico, che difendeva la famiglia. I funerali della donna si svolgeranno nella giornata di oggi, giovedì 26 ottobre, nella chiesa della Santissima Trinità a Crema.

Mauro Pamiro era un professore di informatica e lavorava all’Istituto Galileo Galilei di Crema. Sulla sua morte era stata aperta un’indagine e a finire sotto inchiesta era stata la moglie. A settembre, però, i giudici hanno archiviato il caso. Secondo loro il docente sarebbe caduto nel vuoto sotto effetto di cannabis. “L’accertata alterazione psicofisica legata all’assunzione della cannabis consente di ipotizzare più che un intento suicida, un errore di valutazione” hanno dichiarato. La perizia medico legale aveva accertato che le lesioni sul corpo del 44enne erano compatibili con una caduta dall’alto. Inoltre una telecamera installata in zona ha ripreso l’uomo, che scalzo, raggiungeva il cantiere.

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