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Morte Alexei Navalny: negato accesso all'obitorio a madre e avvocati

Morte Alexei Navalny, a madre e avvocati vietato accesso all'obitorio

Per la madre e gli avvocati di Alexei Navalny prosegue il divieto di accesso all'obitorio. Secondo il portavoce, le autorità russe prolungano le indagini

La morte di Alexei Navalny, il prominente oppositore del presidente russo Vladimir Putin, avvenuta in carcere all’età di 47 anni, ha scatenato indignazione e dibattito internazionale. Navalny è deceduto improvvisamente nella colonia penale dell’Artico, sollevando sospetti e domande sul comportamento delle autorità russe.

Morte Alexei Navalny, stop a madre e legali all’obitorio

I collaboratori di Navalny hanno denunciato che le autorità russe hanno negato alla famiglia accesso alla sua salma per il terzo giorno consecutivo. Kira Yarmysh, portavoce di Navalny, ha riportato sui social media che i tentativi della madre di Alexei e dei suoi avvocati di entrare nell’obitorio sono stati ostacolati senza spiegazioni convincenti.

La moglie di Navalny, Yulia, ha pubblicato un video accusando direttamente Vladimir Putin, suggerendo che il marito Navalny potrebbe essere stato avvelenato con il Novichok, un avanzato agente nervino, e che i ritardi nella consegna della salma possano essere finalizzati a nascondere prove.

Il Cremlino: accuse inaccettabili

Il Cremlino ha dichiarato che l’inchiesta sulla morte di Alexei Navalny è ancora in corso e ha respinto le accuse definendole “volgari” provenienti dall’Occidente, considerandole “inaccettabili” fino a quando non saranno resi pubblici i risultati delle indagini. Dmitri Peskov, portavoce della presidenza russa, ha espresso questa posizione, come riportato da Ria Novosti. La Russia ha sottolineato l’importanza di attendere i risultati ufficiali dell’inchiesta prima di trarre qualsiasi conclusione o formulare giudizi.

Questa tragica vicenda ha scosso profondamente le istituzioni occidentali. Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione Europea, ha proposto l’introduzione di sanzioni sui diritti umani a nome di Alexei Navalny, affinché il suo nome sia perpetuato come simbolo di sostegno all’opposizione russa.

L’indignazione e la richiesta di giustizia per Navalny continuano a crescere mentre il mondo cerca risposte e si impegna a sostenere la sua causa e la sua famiglia. La situazione rimane tesa mentre il mondo continua a esigere trasparenza e chiarezza sulle circostanze della morte di Navalny.