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Letteratura, muore a novantaquattro anni Milan Kundera: la storia di un autore controverso

Letteratura

Muore all'età di novantaquattro anni Milan Kundera, autore de L'insostenibile leggerezza dell'essere: residente a Parigi dagli anni Settanta, ha sempre rifiutato qualsiasi contatto coi media

Eclissi sul mondo della letteratura. Muore all’età di novantaquattro anni Milan Kundera, autore de L’insostenibile leggerezza dell’essere. Da anni residente a Parigi insieme alla moglie Vera Hrabanková, lo scrittore ceco ha sempre rifiutato qualsiasi contatto coi media.

La biografia di uno scrittore controverso

Milan Kundera nasce a Brno, nell’ex Cecoslovacchia (oggi Repubblica Ceca) l’1 aprile 1929. Studente all’Università Carlo di Praga, nel 1948 si iscrive al Partito Comunista: non tarda ad arrivare la disillusione con la Primavera di Praga, che sostiene pubblicamente. Nel 1975 lo strappo irreversibile: va in Francia, ottiene la cittadinanza e non torna più a casa. I suoi romanzi più recenti sono in francese e non concede i diritti di traduzione in lingua ceca. Fortemente criticato in patria per questo, i suoi primi lavori sono invece poesie, racconti e (tre) opere teatrali in ceco. Dopo L’insostenibile leggerezza dell’essere, le opere in francese – tutte nella forma del romanzo-saggio – ottengono un successo mondiale. Esse sono: L’immortalità (1990), La lentezza (1995), L’identità (1997), L’ignoranza (2001) e La festa dell’insignificanza (2013).

Sull’invasione sovietica del 1968

«L’invasione russa del 1968 ha spazzato via la generazione degli anni sessanta, e con essa tutta la cultura moderna che l’ha preceduta. […] Si cerchi di capirlo, una buona volta: non sono soltanto i diritti dell’uomo, la democrazia, la giustizia ecc. che non esistono più a Praga, è un’intera grande cultura che a Praga oggi si trova come un foglio di carta in fiamme dove scompare la poesia».