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In Venezuela, il 1° ottobre non segnerà solo l’inizio di un mese qualunque, ma l’avvio ufficiale delle festività natalizie. Una decisione del presidente Nicolás Maduro che, ancora una volta, sovverte il calendario tradizionale per motivi che vanno oltre la mera celebrazione. Questa scelta si inserisce in un contesto di crescente tensione politica e sociale, dove le luci di Natale potrebbero servire da schermo per nascondere le ombre di una crisi profonda.
Il Natale anticipato in Venezuela: una strategia politica?
Nicolás Maduro ha annunciato che, a partire dal 1° ottobre, il Venezuela celebrerà il Natale, anticipando di due mesi le tradizionali festività. Secondo il presidente, questa mossa mira a “difendere il diritto alla gioia, alla felicità e alla cultura del popolo venezuelano“. Questa non è la prima volta che Maduro adotta tale strategia: già in passato, ha spostato l’inizio del Natale come gesto di gratitudine verso i cittadini o come risposta a eventi politici significativi. Ad esempio, nel 2021, durante la pandemia di COVID-19, il Natale era iniziato il 4 ottobre come misura per stimolare l’economia. Tuttavia, dietro questa decisione si cela una realtà più complessa: mentre il paese si prepara a festeggiare, le sfide quotidiane dei venezuelani rimangono inalterate.
La realtà quotidiana dei venezuelani sotto il potere di Maduro
Nonostante le dichiarazioni ottimistiche, la situazione in Venezuela continua a essere critica. L’economia del paese, sebbene abbia mostrato segni di crescita nel 2023, rimane fragile, con un debito estero che supera i 150 miliardi di dollari.
Sul piano politico, la rielezione di Maduro nel luglio 2024 è stata segnata da accuse di brogli e da una repressione delle opposizioni. Le proteste contro il governo sono state represse con durezza, con oltre 700 arresti e numerosi feriti. Inoltre, la libertà di espressione è stata ulteriormente limitata, con il blocco di numerosi siti web e la sospensione di piattaforme come Twitter e Signal. Questa situazione ha spinto oltre 7 milioni di venezuelani a lasciare il paese, cercando rifugio in nazioni vicine.
Natale anticipato al 1° ottobre in Venezuela: la decisione di Maduro
“Applicheremo la formula degli altri anni, che ha funzionato molto bene per l’economia e per la felicità del popolo. Il Natale comincerà il 1° ottobre, anche quest’anno per difendere il diritto alla felicità della popolazione“. L’annuncio è arrivato nel suo programma settimanale Con Maduro +, trasmesso dalla televisione di Stato Vtv.
Il Venezuela si trova oggi in una posizione ambigua: da un lato, il governo promuove un’immagine di stabilità e prosperità, mentre dall’altro, la popolazione affronta quotidianamente difficoltà economiche e politiche. Le luci di Natale anticipate potrebbero rappresentare un tentativo di offrire un sollievo temporaneo, ma non possono nascondere le sfide strutturali che il paese deve affrontare. In questo contesto, la vera domanda è se il Venezuela riuscirà a trovare una via d’uscita dalla crisi che lo affligge da anni.