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Neonata trovata morta nel wc a Piove di Sacco: la decisione finale sulla madre

Melissa Russo neonata wc

Nella notte tra il 28 e 29 ottobre, una neonata fu trovata nel wc a Piove di Sacco. Chiuse le indagini preliminari sulla madre, Melissa Russo.

Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, una tragedia ha scosso la comunità di Piove di Sacco, in provincia di Padova. Il corpicino di una neonata è stato ritrovato senza vita nel wc di un locale, luogo in cui la madre, Melissa Russo, lavorava come lap dancer. Dopo mesi di indagini preliminari, è arrivata la decisione della Procura.

Annegamento la causa della morte della neonata a Piove di Sacco

La Procura di Padova ha spiegato, tramite una nota, i risultati delle prime indagini. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, i soccorritori del 118, giunti in via Borgo Padova, hanno rinvenuto la neonata con la testa incastrata nel wc pieno d’acqua. Risulta inoltre che la madre avrebbe azionato più volte lo sciacquone nel tentativo di disfarsi del corpo, prima di desistere e chiamare alcune colleghe e i nuovi gestori del locale, situato al piano superiore, tutti estranei all’inchiesta per omicidio volontario aggravato avviata dalla Procura.

Neonata annegata nel wc, indagini preliminari chiuse: l’annuncio su Melissa Russo

Le indagini preliminari si sono concluse e, secondo quanto emerso, si procede verso il rinvio a giudizio per Melissa Russo Machado, la ballerina di lap dance trentenne di origini pugliesi e brasiliane, accusata di aver partorito in un bagno e di aver poi ucciso la neonata annegandola nel wc. Il corpo della bambina è stato ritrovato nell’acqua del water nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, all’interno di un locale di Piove di Sacco, in provincia di Padova.

La procura di Padova ipotizza il reato di omicidio volontario aggravato, ritenendo che la donna fosse consapevole della gravidanza e pienamente capace di intendere e volere, come confermato da una perizia psichiatrica.

Tale accertamento, richiesto dal pubblico ministero, è stato effettuato tramite incidente probatorio e sarà utilizzato come prova durante il processo. Dalle indagini è emerso che la donna era informata della sua condizione e avrebbe potuto chiedere aiuto, anche alla luce delle ricerche effettuate con il suo cellulare nei mesi precedenti, in cui compariva la parola chiave “gravidanza”.

Dopo un breve periodo in carcere, Melissa Russo Machado si trova attualmente agli arresti domiciliari presso la casa dei genitori in Puglia. Sarà il giudice a decidere se il caso andrà a processo.