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Nigeria, Alfano annuncia: 'liberato don Maurizio Pallù'

Nigeria

Alfano annuncia nella notte il rilascio del missionario Don Maurizio Pallù. Il sacerdote rapito in Nigeria il 12 ottobre sta bene e si prepara a rientrare

Nigeria: Alfano ha annunciato la liberazione del sacerdote don Maurizio Pallù, prigioniero da una settimana. L’unità di crisi della Farnesina ha trasmesso nella notte la notizia dell’avvenuto rilascio. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, ospite di Radio Capital, ha dato conferma delle buone condizioni di saliute del missionario. La notizia è stata confermata ulteriormente da fonti del Vicariato di Roma. Per il sacerdote, che oggi festeggia il suo 63esimo compleanno si prevede presto il rientro in Italia.

Nigeria, rapimento Pallù

Don Maurizio Pallù, originario di Firenze era stato sequestrato venerdì 12 ottobre in Nigeria. Era in viaggio da Calabar a Benin City con quattro persone quando l’auto è stata bloccata da individui armati. Delle quattro persone soltanto il sacerdote era stato prelevato. Già domenica scorsa il missionario aveva rassicurato telefonicamente i suoi cari annunciando un imminente rilascio. La notizia era stata riferita dalla stessa mamma 92enne di don Maurizio. Si attende dunque a giorni il rientro del sacerdote, che sarebbe ora in viaggio per Abuja. Don Maurizio, ordinato presbitero nel 1991, vanta una lunga esperienza missionaria. Dopo due anni come cappellano nelle parrocchie romane, viene inviato in missione in Olanda. All’Olanda fa seguito la nomina a parroco di Heerhurgowaart, nella diocesi di Haarlem dove il sacerdote resta per tre anni. A inizio ottobre, don Maurtizio si trovava a Porto San Giorgio ( Fermo ) per un prestigioso seminario. Si attende a giorni il ritorno del missionario.

Nigeria

Alfano sullo Ius Soli

Il caso Don Maurizio ha lasciato spazio ad altre considerzioni. Nel corso dell’intervista con Radio Capital, il ministro Alfano ha affrontato diversi argomenti. Tra i temi principali emersi nel corso dell’intervista radiofonica, spicca lo ius soli. Con ius soli si intende la dibattuta proposta di legge che consentirebbe di ottenere la cittadinanza italiana con la nascita sul suolo italiano. Indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori, essere cittadini italiani come fatto giuridico. Angelino Alfano ribadisce come nel 2015 avesse votato in favore della normativa. L’intento del ministro era, dopo un esito favorevole alla Camera, di apportare delle modifiche alla norma in Senato. Il titolare della Farnesina ammette lo ius soli come legge giusta ma che si scontra con la tempistica della legislatura. La questione ius soli, infatti, diventerebbe principalmente una questione ideologica secondo le sue dichiarazioni. Diverso il caso in cui lo ius soli si limitasse invece allo ius cuilturae ovvero al diritto all’istruzione. In quel caso Ap, il partito di Alfano si era già dichiarato favorevole al 100%. Il ministro ha ribadito che Ap sarebbe pronto a votarla perché ” la cittadinanza diventa merito desiderato”. Anche nel caso ius culturae sarebbero comunque necessari emendamenti al Senato, confermandosi un argomento controverso e ancora aperto.