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Non ha i soldi per il busto ma senza non può camminare: la colletta dell'ospedale

L'ospedale San Giovanni di Dio a Firenze

Non ha i soldi per il busto ma senza non può camminare: la colletta dell'ospedale partita dai compagni di stanza che ascoltano e coinvolgono tutti

Non ha i soldi per il busto ma senza non può camminare: la colletta dell’ospedale sana quel grave problema e suggella un bel Natale per un ragazzo. Gli altri pazienti organizzando una raccolta denaro per un giovane dello Sri Lanka ricoverato a Firenze presso l’ospedale San Giovanni di Dio, reparto di Medicina. I media spiegano che il ragazzo non poteva permettersi di comprare il busto che gli era stato prescritto.

Non ha i soldi per il busto, colletta in ospedale

La bella storia nel nosocomio di Firenze ha avuto inizio con la brutta caduta del ragazzo dello Sri Lanka per cui aveva subito una brutta frattura vertebrale . Con 40 giorni di prognosi, riposo ed un busto da portare assolutamente erano arrivati prima sollievo, poi paura. Il giovane non ha nessuno in Italia e non parla neppure bene l’italiano. A quel punto l’ortopedico gli ha spiegato che un ritorno alle normalità è possibile ma a patto che il giovane indossi un busto “Camp C-35,” un supporto medico che però non è prescrivibile dal sistema sanitario pubblico e lui, il ragazzo, proprio non se lo può permettere

La raccolta fondi di degenti e sanitari

Poi è scattata la gara di solidarietà: gli altri degenti seguono la vicenda ed il colloquio, chiamano il medico e chiedono di poter contribuire all’acquisto del busto. La voce si sparge fra infermieri ed operatori socio-sanitari e parte la raccolta della somma. In poche ore i soldi per il busto ci sono e come spiega Fanpage “l’infermiera del reparto contatta il negozio di articoli sanitari e racconta alla persona che era dall’altra parte del telefono della piccola catena solidale. E così anche il negoziante ci mette del suo e vende il busto al paziente applicando uno sconto inusuale”. La nota della Asl Toscana centro chiosa tutto con le parole di una che di bontà se ne intendeva, madre Teresa di Calcutta: “La cosa più bella che puoi fare per te è fare qualcosa per gli altri”.