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Borsellino, i giudici sul depistaggio: "Non solo Cosa nostra dietro la strage"

Il murales su Paolo Borsellino a Palermo

Cosa accadde quando ammazzarono Borsellino e la sua scorta, i giudici sul depistaggio: "Non solo Cosa nostra dietro la strage"

La morte violenta di Paolo Borsellino e della sua scorta attraverso le parole dei giudici sul depistaggio: “Non solo Cosa nostra dietro la strage”. Le motivazioni del tribunale di Caltanissetta sul massacro di via D’Amelio sono agghiaccianti. Lo sono perché è accertato che non c’era solo la mafia dietro la strage di via D’Amelio. A scriverlo sono le toghe del tribunale di Caltanissetta nelle motivazioni della sentenza sul depistaggio delle indagini.

“Non solo Cosa nostra dietro la strage”

Ecco uno stralcio dell’atto: “L’istruttoria dibattimentale ha consentito di apprezzare una serie di elementi utili a dare concretezza alla tesi della partecipazione (morale e materiale) alla strage di Via D’Amelio di altri soggetti (diversi da Cosa nostra) e/o di gruppi di potere interessati all’eliminazione di Paolo Borsellino”. E ancora: “Può ritenersi certo che la sparizione dell’agenda rossa non è riconducibile ad una attività materiale di Cosa nostra”. E la dimostrazione dell’ingerenza di terzi soggetti?

La tempistica anomala della mattanza

Una tempistica anomala della strage di Via D’Amelio: “Non è aleatorio sostenere che la tempistica della strage di Via D’Amelio rappresenta un elemento di anomalia rispetto al tradizionale contegno di Cosa nostra volto, di regola, a diluire nel tempo le sue azioni delittuose nel caso di bersagli istituzionali (soprattutto nel caso di magistrati) e ciò nella logica di frenare l’attività di reazione delle istituzioni”.