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Olanda, 14enne vittima di aggressione omofoba, naso e mascella fratturati: "Sei un uomo o una donna?"

Aggressione omofoba in Olanda

Una grave aggressione omofoba è avvenuta in una periferia della città di Amsterdam, in Olanda: il racconto del padre della vittima.

Un’aggressione omofoba è avvenuta in Olanda: la denuncia arrivata da un padre di nome Paul che parla di quanto accaduto alla figlia e lo ha fatto su LinkedIn. “Noi come la famiglia Brink siamo rimasti positivamente sorpresi da tutte le reazioni affettuose sia in patria che all’estero” ha scritto l’uomo sui social.

Aggressione omofoba in Olanda, cosa è accaduto 

La polizia dell’AIA si è subito attivata per risalire all’autore del gesto. Nel suo post su LinkedIn il padre Paul Brink ha detto che l’attacco è avvenuto ad Amstelveen, alla periferia di Amsterdam, dopo che un ragazzo ha urlato: “Sei un ragazzo o una ragazza?” Sua figlia ha risposto dicendo: “Non importa“. Quando il ragazzo ha gridato nuovamente la stessa domanda Frédérique ha risposto: “Io sono chi sono e tu puoi essere chi vuoi essere”.

Aggressione omofoba in Olanda, la vicenda 

Nel giro di poco tempo tantissime persone hanno scritto parole di sostegno per l’uomo che ha parlato di quanto accaduto alla figlia. L’hashtag #Frédérique è balzato infatti in tendenza su Twitter nel giro di pochissimo tempo, attirando così l’attenzione della Rete. Papà Brink ha scritto martedì 26 luglio 2021 che Frédérique si sta riprendendo a casa. Intanto l’organizzazione olandese che si occupa dei diritti LGBTQ COC ha condannato quanto accaduto, parlando dell’ultimo episodio di una lunga serie. 

Questo ennesimo incidente sottolinea la nostra richiesta al governo di fare di più contro la violenza anti-LGBT” ha affermato l’organizzazione sulla sua pagina Facebook. Un ragazzo ha attaccato Frédérique lasciandola a terra con diverse ferite. Il padre Brink ha parlato della rottura del setto nasale e della frattura della mascella.

Aggressione omofoba in Olanda, la richiesta 

Il mese scorso l’associazione ha lanciato un appello chiedendo pene più severe legate agli episodi di discriminazione. L’obiettivo è quello di dedicare più tempo nelle scuole a raccontare e condannare episodi di questo genere. “È importante l’accettazione di tutti indipendentemente dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere, dall’espressione di genere e dalle caratteristiche sessuali” si legge nella nota. 

Non si tratta dell’unico episodio omofobo accaduto di recente. Aggressioni di questo genere si sono infatti registrate a Roma con due ragazzi presi a calci e anche a Milano in occasione del Gay Pride: entrambe le vicende sono state riportate dai maggiori siti d’informazione nazionali, ma non sono le uniche a salire alla ribalta della cronaca.