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Omicidio Davide Piampiano, il Gip: "L'amico doveva chiamare i soccorsi"

davide piampiano

Uccide l'amico durante una battuta di caccia: Piero Fabbri incastrato dai filmati della GoPro per l'omicidio di Davide Piampiano.

Il Gip di Perugia ha fatto chiarezza sulle dinamiche dell’omicidio del 24enne Davide Piampiano, avvenuto per mano dell’amico Piero Fabbri.

Piero Fabbri ha ammesso di essere stato lui a sparare il colpo che ha ucciso Davide Piampiano, ma si è trattato di una «tragica fatalità». 

Un «fermo proposito di salvare se stesso anche a costo della vita dell’amico gravemente ferito». Così il giudice per le indagini preliminari, Piercarlo Frabotta, ha messo per iscritto le accuse nei confronti del 56enne di Assisi.  Firmata dunque l’ordinanza che ordina il carcere per Fabbri, che l’11 gennaio ha centrato con un colpo di fucile il giovane 24enne.

Le accuse mosse dal Gip e il filmato

Il Gip di Perugia ha ritenuto grave il comportamento di Fabbri, soprattutto in relazione a quanto accaduto subito dopo il ferimento della vittima. L’accusa è di una:

«[…] reiterata falsa rappresentazione degli eventi e nella significativa alterazione dello stato dei luoghi, attività posta in essere in una quindicina di minuti e quindi frutto di un’adeguata ponderazione, con sufficiente freddezza e lucidità, delle conseguenze che sarebbero potute derivare anche solo da responsabilità colpose».

Ad incastrare il 56enne è la videocamera GoPro utilizzata dalla vittima, che ha mostrato agli inquisitori i reali fatti accaduti.