Antonello Piras ha confermato anche davanti al giudice per le indagini preliminari di aver ucciso lo zio Nico Piras. L’omicidio è avvenuto a Lula, dopo una festa di paese.
Omicidio dopo la festa di paese, la conferma del nipote della vittima: “Ho sparato a mio zio”
Antonello Piras, 21 anni, ha confermato anche davanti al giudice per le indagini preliminari di aver ucciso lo zio Nico Piras, di 42 anni, nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 ottobre a Lula, alterne della manifestazione Cortes Apertas. Il giovane ha raccontato la sua versione davanti al gip di Nuoro, Giovanni Angelicchio, nell’interrogatorio di garanzia, ed è stato convalidato l’arresto nel carcere di Badu ‘e Carros.
Durante l’interrogatorio ha confermato quello che aveva confessato ai carabinieri quando si era costituito. “Stavo bevendo al chiosco e Nico Piras mi ha provocato e dileggiato. Mi sono allontanato e sono andato in un altro chiosco, lui mi ha seguito mostrandomi una pistola e dicendomi che mi avrebbe fatto fare la fine di mio padre” ha raccontato. “Ho avuto paura di essere ucciso di lì a poco, quindi ho tirato fuori il fucile che avevo addosso e ho fatto fuoco” ha aggiunto.
Omicidio a Lula: la morte di Nico Piras
Nico Piras, l’uomo ucciso dal nipote, era a processo insieme alla ex moglie Alice Flore per l’omicidio del fratello Angelo Maria, padre di Antonello. L’uomo, soccorso e ricoverato in gravissime condizioni, è morto alcuni giorni dopo la sparatoria, nel pomeriggio del 3 ottobre, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Per tre giorni il nipote, che era sospettato, era risultato irreperibile, ma poi ha deciso di costituirsi.