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Ondate di calore e riscaldamento globale, Pasini: “In autunno rischio piogge violente”

Il professor Antonello Pasini

"Il mare si è scaldato così tanto che sarà una fonte di energia per l'atmosfera scatenando precipitazioni e piene, perciò in autunno rischio piogge violente”

Ondate di calore e riscaldamento globale, su Fanpage Antonello Pasini lancia l’allarme: “In autunno rischio piogge violente”. La situazione di Roma diventa una sorta di modello con il quale il ricercatore Cnr e docente di Fisica del clima all’Università di Roma Tre disegna lo scenario futuro. Pasini è anche autore del libro “L’equazione dei disastri. Cambiamenti climatici su territori fragili” ed ha parlato del nesso fra ondate di calore e cambiamenti climatici: “In genere quando abbiamo a che fare con gli eventi estremi siamo sempre molto cauti ad attribuirli al riscaldamento globale. Il problema è che quanto sta accadendo a Roma e in tutta Italia è tipico del riscaldamento globale, che nel Mediterraneo si vede soprattutto in questo modo, con l’estensione verso nord di quegli anticicloni africani che una volta stavano stabilmente sul deserto del Sahara e che ora entrano e portano un caldo molto più forte di quello cui eravamo abituati”.

“In autunno rischio piogge violente”

Poi il monito sul possibile scenario: “Persino Roma che non ha mai avuto grossi problemi idrici adesso è in difficoltà, basti vedere gli invasi dei Castelli e il lago di Bracciano, con livelli bassi e preoccupanti. L’estate è ancora calda e secca, vedremo cosa accade. Il problema vero è che se a ottobre arriveranno le piogge, saranno molto violente: il mare si è scaldato così tanto che sarà una fonte di energia per l’atmosfera, scatenando precipitazioni che non saranno assorbite dal terreno, con piene enormi dei fiumi che andranno poi nel mare”. E in chiosa: “Non rimpingueranno le falde acquifere, per quello ci vuole soprattutto la neve in inverno. Quando nasce un anno così siccitoso è difficile mettere una pezza con le piogge estive. Speriamo che in autunno le piogge non siano violente, ma con questo caldo che arriva dal Mediterraneo c’è da attendersi dei disastri”.

Gli inquinanti “generati” dal calore

Il cenno finale è sull’inquinamento: “non ci sono solo problemi fisici. Questo caldo porta problemi anche di natura chimica. A causa delle ondate di calore nelle grandi città nascono degli inquinanti molto pericolosi per la salute delle persone. In condizioni di alta temperatura e grande soleggiamento, gli inquinanti primari come quelli dei veicoli a combustione interna (ad esempio le marmitte) sono sottoposti a reazioni chimiche con la luce solare, facendo nascere inquinanti secondari o fotochimici, come l’ozono”.