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Otto turisti bloccati su un'isola africana: la nave da crociera è salpata senza di loro

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Ha dell'incredibile la vicenda che ha coinvolto otto turisti rimasti bloccati su un'isola africana il 27 marzo durante una crociera

Le otto persone sono state letteralmente abbandonate sull’isola africana di São Tomé e Príncipe, dopo che la nave della Norwegian Cruise è partita senza di loro.

Otto turisti bloccati su un’isola africana

La crociera era salpata da Città del Capo, in Sudafrica, il 20 marzo, per un viaggio di 21 giorni lungo la costa africana che si sarebbe concluso a Barcellona il 10 aprile. Il 27 marzo tuttavia il gruppo di turisti ha tardato ad imbarcarsi, dopo un’escursione privata sull’isola. La nave, quindi, è partita senza che nessuno di loro salisse a bordo. Due delle persone coinvolte, Jill e Jay Campbell originari della Carolina del Sud, hanno raccontato che la guida aveva avvisato il capitano che avrebbero tardato e che nonostante l’intervento della Guardia Costiera locale non è stato permesso loro di salire. “Eravamo convinti che sarebbero tornati a prenderci, soprattutto perché tra di noi c’era una donna incinta, ma poi nessuno si è fatto vivo” ha raccontato l’americana.

Il soggiorno forzato

Il gruppo è quindi rimasto bloccato per giorni sull’isola al largo della costa della Nigeria, senza farmaci, senza carte di credito e alle prese con problemi di lingua e valuta. In base a quanto dichiarato, gli sventurati turisti hanno anche dovuto intraprendere un viaggio di 15 ore per raggiungere la nave che avrebbe attraccato in Gambia, ma che a causa delle condizioni avverse ha passato un altro giorno in mare. L’imbarcazione dovrebbe raggiungere a breve la costa senegalese per recuperare i suoi ospiti.

La replica della compagnia

Un portavoce della Norwegian Cruise ha definito l’incidente una “situazione molto spiacevole” spiegando tuttavia che “gli ospiti hanno la responsabilità di assicurarsi di tornare alla nave all’ora stabilita“. La compagnia inoltre ha dichiarato che dopo il mancato imbarco, ha lavorato con le autorità locali per capire “i requisiti e i visti necessari agli ospiti per imbarcarsi nuovamente sulla nave al prossimo porto di scalo disponibile“.