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Papa Francesco licenzia il vescovo tradizionalista Joseph E. Strickland

Papa Francesco mentre parla

Papa Francesco ha licenziato il vescovo statunitense Strickland: era in disaccordo su alcune innovazioni riguardanti matrimonio, sessualità ed eucarestia.

Papa Francesco ha rimosso il vescovo statunitense Joseph E. Strickland (65 anni) dal governo pastorale della diocesi di Tyler (Texas). Strickland è un prelato dalle idee tradizionaliste e vicino all’ultra-destra USA. Il monsignore, che ha mostrato un atteggiamento critico verso il pontificato, è stato sostituito dall’amministratore apostolico monsignor Joe Vasquez, pastore di Austin.

Papa Francesco rimuove Strickland: posizioni dottrinali sotto accusa

Monsignor Strickland è noto per la sua ferma difesa delle posizioni tradizionali della Chiesa cattolica su temi cruciali come il matrimonio, la vita umana e la libertà religiosa. Si distingue come strenuo oppositore delle aperture della Chiesa verso la comunità LGBTQ+.

Papa Francesco: l’indagine su Strickland

Nel giugno scorso, è stato oggetto di un’indagine apostolica affidata dalla Santa Sede a due vescovi americani, Gerald Kicanas e Dennis Sullivan. Alcuni sostengono che l’inchiesta sia stata motivata dalla propaganda ultra-conservatrice del vescovo, giudicata inconciliabile con la nuova direzione intrapresa da Papa Francesco.

Il monsignore in disaccordo con Papa Francesco

Tra le principali critiche mosse da Strickland, figura anche la sua opposizione al Sinodo sulla sinodalità, un’assemblea sulla quale il Papa pone molta enfasi per il futuro della Chiesa. Strickland ha espresso preoccupazione per possibili innovazioni “inaccettabili” in materia di matrimonio, eucaristia e sessualità, affermando che “il programma del Papa mina il Deposito della Fede”.