> > Peline: la storia di una bambina migrante alla ricerca del nonno

Peline: la storia di una bambina migrante alla ricerca del nonno

Peline: la storia di una bambina migrante alla ricerca del nonno

Peline è una bambina migrante che, in seguito alla morte dei genitori, va alla ricerca del nonno. Un cartone animato molto triste e che molti si ricorderanno. Peline è un anime giapponese che si ispira al romanzo di Malot, In famiglia. E' sicuramente uno dei cartoni più tristi del periodo anni 8...

Peline è una bambina migrante che, in seguito alla morte dei genitori, va alla ricerca del nonno. Un cartone animato molto triste e che molti si ricorderanno.

Peline è un anime giapponese che si ispira al romanzo di Malot, In famiglia. E’ sicuramente uno dei cartoni più tristi del periodo anni 80, è stato trasmesso in Italia per la prima volta nel 1980 con ben 53 episodi della durata di 24 minuti ciascuno.

Il cartone si svolge in Bosnia verso la fine dell’800 e racconta la storia di Peline, una giovane bambina che si ritrova orfana, in quanto prima il padre e poi la madre muoiono lasciandola sola. La madre, prima di morire, le racconta di raggiungere il nonno che vive nella città di Maroucourt, il quale sembra provare astio per la ragazzzina, dal momento che non ha mai conosciuto e dato che non ha mai tollerato l’idea che il figlio sposasse una ragazza anglo-indiana.

Dopo tanto migrare, tra vari paesi, dalla Bosnia all’Inghilterra alla Francia, Peline riuscirà a raggiungere Maroucourt e quindi la casa del nonno, dove sotto falsa identità, si farà assumere nella fabbrica del nonno.

Per certi versi, potrebbe ricordare Il piccolo Lord, anche se qui le tematiche sono molto diverse. Si affronta il tema delle migrazioni, delle diverse condizioni di vita dei lavoratori costretti a lavorare in ambienti malsani e non adatti a loro, il tema del lavoro minorile, come l’amica di Peline che lavora. Oltre a queste tematiche, vi è anche lo spazio per la felicità, quando Peline si ricongiunge con il nonno, il quale addolcisce anche grazie alla piccola.

Insomma, un cartone triste per certi versi, ma anche attuale, fatto di buoni sentimenti e che molti ricordano con piacere.