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Per quale motivo gli aerei in Russia potrebbero presto non poter più decollare?

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In Russia, gli aerei potrebbero presto non poter più decollare dal suolo nazionale: per quale motivo sta per verificarsi un simile scenario?

In Russia, gli aerei potrebbero presto non poter più decollare dal suolo nazionale: per quale motivo sta per verificarsi un simile scenario?

Per quale motivo gli aerei in Russia potrebbero presto non poter più decollare?

Tra alcuni giorni, gli aerei in Russia potrebbero non poter più decollare. In questo contesto, il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge con la quale le compagnie aree nazionali possono far volare i velivoli esteri nei cieli del Paese. In Russia, tuttavia, risultano essere stranieri quasi 500 aerei usati dalle compagnie locali e, con la chiusura degli spaziaerei e le sanzioni emesse contro Mosca, numerose società estere saranno costrette a conformarsi alle misure adottate dall’Occidente nei confronti della Russia.

A partire dalla fine del mese di febbraio, il business dei viaggi nel Paese guidato da Vladimir Putin ha subito una brusca battuta d’arresto in conseguenza all’interruzione del servizio annunciata da numerose compagnie occidentali. Le compagnie occidentali, inoltre, hanno anche deciso di non fornire più aerei alle compagnie nazionali russe. Per questo motivo, le compagnie di bandiera hanno tentato di mettere al riparo altri mezzi per avere la possibilità di continuare a decollare.

La misura approvata da Putin, quindi, si configura come un modo per assicurare alle compagnie russe degli aerei da usare per volare.

Il futuro delle compagnie aree russe e l’effetto delle sanzioni

Al momento, gli aerei in Russia sono circa 728 di costruzione occidentale. Di questi, 515 sono stati concessi da locatori stranieri che, secondo le sanzioni imposte a Mosca, avranno la possibilità di recuperare i veicoli fino al prossimo 28 marzo. Inoltre, almeno 471 velivoli stranieri sono disseminati su suolo nazionale russo e, in virtù delle restrizioni imposte da Stati Uniti ed Europa, questi aerei risultano essere in “ostaggio”. Il problema maggiore riguarda le società di leasing che avevano trovato nella Russia un florido mercato.

In un simile scenario, bisogna precisare che nel caso in cui le compagnie di leasing estere dovessero decidere di richiamare gli aerei concessi a Mosca prima dell’invasione dell’Ucraina entro il 28 marzo, la Russia si ritroverebbe a non poter più garantire neppure i viaggi nazionali.

Gli effetti della situazione in atto si sono manifestati già prima della metà di marzo quando Aeroflot e S7 – due delle più grandi compagnie aeree nazionali – hanno annunciato l’interruzione dei viaggi internazionali.