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Perché in Italia è sbagliato parlare di “premier”

Mario Draghi e Boris Johnson

Se nel linguaggio comune ci si può passare sopra in quello ufficiale diventa un errore grossolano: perché in Italia è sbagliato parlare di “premier”

Sul perché in Italia sia sbagliato parlare di “premier” ci ha speso ottime parole in un articolo Luca Lottero. Le differenze sostanziali fra termine e funzione in Uk, alla “Bo-Jo” per capirci, e Presidente del Consiglio da noi sono state infatti per troppo tempo ignorate, anche e soprattutto per colpevole levità dei media, un po’ come accaduto nel tempo per i presidenti di Regione che ormai chiamiamo tutti “governatori”, sbagliando in forma e sostanza. 

In Italia è sbagliato parlare di “premier”

Nel nostro paese il cardine dell’Esecutivo è il presidente del Consiglio dei Ministri, mentre nel Regno Unito il suo omologo è il “premier”. Ma sono la stessa figura declinata con due linguaggi diversi? Assolutamente no. Il premier britannico, vale a dire il Primo Ministro, ha molte più facoltà e poteri del Presidente del Consiglio. Per amaro paradosso oggi le figure che meglio calzano per il paragone e per le differenze sono due capi di governo dimissionari e in carica solo fino a scadenza elettorale: Boris Johnson e Mario Draghi

Quali sono le differenze di merito

Il premier è il capo di un governo di cui decide e rimuove senza interlocuzioni i ministri, il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano è di fatto un ministro di rango elevato che svolge funzioni di raccordo con la Presidenza della Repubblica. Il nostro capo di Governo presiede le riunioni ma per coordinarle, il premier del Regno Unito le dirige e detta l’indirizzo senza rispondere ad alcuno spot istituzionale monocratico superiore. Entrambi vanno in verifica da un Parlamento, ma che quest’ultimo sfiduci un premier è molto più complesso di quanto da noi lo faccia con un Presidente del Consiglio.