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Pietro Orlandi: “A mio figlio hanno vietato di mostrare allo stadio lo striscione di Emanuela”

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Il figlio di Pietro Orlandi non ha potuto portare allo stadio Olimpico uno striscione della zia Emanuela: la denuncia sui social.

Disavventura allo stadio per il figlio di Pietro Orlandi: al ragazzo è stato vietato di esibire uno striscione sulla zia Emanuela. La vicenda è stata denunciata dalla famiglia con un post su Facebook.

Pietro Orlandi: “A mio figlio hanno vietato di mostrare allo stadio lo striscione di Emanuela”

L’esito della disavventura che ha avuto come protagonista Dakota Orlandi, figlio di Pietro e nipote di Emanuela, è che la foto dell’adolescente svanita nel nulla il 22 giugno 1983 non può essere mostrata allo stadio Olimpico. A raccontare quanto accaduto è stato proprio il padre del ragazzo che ha postato un messaggio sul suo profilo Facebook.

“Oggi mio figlio, Dakota di 15 anni, è andato allo stadio alla partita Roma-Inter. Si festeggiava anche il quarantesimo dello scudetto dell’83, Dakota entusiasta decide di portare uno striscione lungo poco più di un metro, quindi alla sua portata, con al centro la foto della zia, perché sapeva che quella foto con la fascetta gialla e rossa dei manifesti era una foto scattata durante i festeggiamenti di quello scudetto dell’83“, si legge nel post di Pietro Orlandi.

Il divieto

Il fatto si è consumato nella giornata di sabato 6 maggio. E, in merito all’accaduto, Orlandi ha aggiunto: “Tutto potevo pensare tranne che sarebbe stato fermato all’ingresso dello stadio olimpico e dopo un lungo consulto di una mezz’ora tra la polizia e i piani alti gli dicono che quello striscione non può entrare, non è inerente alla partita… – e ha concluso –. ‘Ma perché?’ mi chiede Dakota. E me lo chiedo anch’io. Non era né uno striscione politico né offensivo verso qualcuno”.

Non solo, quindi, lo striscione non poteva essere mostrato ma, addirittura, non ha neppure potuto varcare la soglia dello stadio Olimpico.