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Pioltello, treno deragliato: "Accertamenti tecnici nulli"

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Le indagini sul disastro del treno deragliato a Pioltello a gennaio continuano. Secondo i legali della difesa gli accertamenti tecnici sono nulli.

Nuove informazioni sulla vicenda del terno deragliato a Pioltello in provincia di Milano. La difesa degli indagati, che ricordiamo sono otto tra dipendenti e dirigenti di Rfi e Trenord, ritengono nulli gli accertamenti irripetibili su binari e carrozze. I legali, si legge dai dati processuali, contestano il “metodo” delle analisi, che limiterebbe “l’esercizio del contraddittorio”. Ricordiamo che a Pioltello, in quel terribile 25 gennaio, sono morte tre persone e sono rimasti feriti in 46.

Pioltello accertamenti tecnici

Sono iniziati da pochissimo, ma subito gli accertamenti irripetibili sui binari e sulle carrozze del treno deragliato a Pioltello sono messi in dubbio. Per gli avvocati che sostengono gli indagati nelle indagini della Procura, i tutto 8 persone fra dipendenti e vertici di Trenord e Rfi, e le due società in qualità di enti, questi procedimenti tecnici non possono essere ritenuti validi. Questo per la metodologia con cui si procede alle analisi ‘tecniche’ su binari, carrozze e quant’altro, che limiterebbe “l’esercizio del contraddittorio con conseguente nullità dell’atto”. È quanto risulta dal verbale, divenerdì scorso, di conferimento dell’incarico ai consulenti dei pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti, e del procuratore aggiunto Tiziana Sicilano.

Vi hanno preso parte anche le difese con i loro esperti. Questi sono lamentati di non poter prendere conoscenza dello stato di alcune parti dell’area sequestrata, perché preventivamente coperte da strutture isolanti che non potrebbero essere rimosse nel corso dell’inchiesta.

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Rimozione del treno

Contemporaneamente, stanno proseguendo i lavori per rimuovere le carrozze del treno partito da Cremona e mai arrivato a destinazione perché deragliato a Pioltello. Lunedì 5 febbraio gli operai hanno smantellato i primi due vagoni. Martedì 6, invece, le operazioni sono state inerenti al quarto vagone, per poi passare al terzo. Qui dentro tre donne hanno trovato la morte nell’incidente ferroviario. Quindi, questo terzo vagone sarà la parte più laboriosa e quindi lunga da portare a compimento. Il vagone in questione è uscito dai binari e dopo essersi interamente girato, e si è schiantato contro il resto del convoglio. Adesso, è totalmente accartocciato e distrutto. Gli operai saranno impegnati a sezionare il groviglio di lamiere e tagliarlo pezzo su pezzo. Sollevarlo è impensabile e impossibile.

Le operazioni dovrebbero giungere a termine domani 7 febbraio. Alle azioni di smantellamento hanno partecipato anche i tecnici delle ferrovie, sotto il controllo della Polfer, coordinati dalla Procura di Milano. Questa sta indagando sull’incidente ferroviario costato la vita a tre donne. Invece, altri 46 passeggeri hanno subito ferite nel disastro. A sovrintendere l’inizio delle operazioni sono stati i pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti che, con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, stanno coordinando l’inchiesta.

Tweet inopportuno

Le polemiche avevano subito accompagnato il caso, con quel tweet inopportuno postato da Trenord sull’incidente di Pioltello, in cui si parlava di ‘problemi tecnici’, che in nessun modo avrebbero potuto rendere l’idea agli utenti del social network di quanto realmente accaduto. Numerosi i tweet di risposta di critica ed indignazione per il comportamento di Trenord.