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Medicina: è ancora caos sul numero chiuso

Numero Chiuso

È stata messa per la prima volta per iscritto l'abolizione del numero chiuso per Medicina, ma il governo sembra già aver fatto dietro front.

È ancora caos riguardo al numero chiuso per la Facoltà di Medicina. Non si placa quindi la polemica dopo la diffusione nella mattinata di martedì 16 Ottobre del comunicato stampa alla conclusione del Consiglio dei Ministri che ha deliberato l’abolizione del numero chiuso per la facoltà. Una novità di cui però né il Ministro della Salute Grillo né quello dell’Istruzione Bussetti sembravano essere al corrente. “A me non risulta” ha addirittura dichiarato Bussetti ai giornalisti che gli chiedevano informazioni.

Caos sul numero chiuso

È stata messa per la prima volta per iscritto l’abolizione del numero chiuso per la Facoltà di Medicina per “garantire a tutti di poter accedere agli studi”. Così infatti si legge nel comunicato stampa diffuso a seguito del Consiglio dei Ministri, durante il quale si è discusso anche del decreto fiscale e della manovra 2019. Una soluzione che il governo auspicava già da qualche tempo, su cui però sembra già aver fatto dietro front. Intorno a mezzogiorno, in una nota congiunta, i ministri Grillo e Bussetti hanno infatti parzialmente smentito la notizia, sostenendo di aver solo chiesto un aumento del numero delle borse a disposizione, e conseguentemente degli accessi alle specializzazioni.

Anche le dichiarazioni di Palazzo Chigi, infine, sembrerebbero confermare questo parziale ripensamento: “Si tratta di un obiettivo da raggiungere nel medio periodo” è stato riferito “Un percorso quindi di graduale aumento dei posti disponibili, così da superare definitivamente il numero chiuso”.

La posizione del Ministro Grillo

A chiarire la posizione del governo è stata infine nel pomeriggio il Ministro della Salute Grillo, la quale ha dichiarato come l’obiettivo sia proprio quello di superare il metodo attuale. Se poi questo avverrà progressivamente o in maniera definitiva è però ancora da chiarire.

Molto meno sibilline invece sono state le parole del vicepremier Salvini, che non cambia la sua posizione, già espressa in passato, e continua a sostenere il bisogno assoluto in Italia di medici ed ingegneri.

La replica di Anelli

Intanto, è arrivata anche la replica di Filippo Anelli, presidente della Federazione Medici, che ha invitato il governo a non illudere i giovani, ricordando anche ci sono ancora più di diecimila laureati che non riescono ad accedere alla specializzazione per la mancanza di borse di studio e che per questo sono costretti a muoversi oltreconfine.