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Tap, sì di Salvini. Conte ai sindaci pugliesi: "E' da fare"

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Salvini è favorevole al gasdotto Tap. Con lui Conte, che ai sindaci pugliesi ha detto: "Si deve fare. Prometto attenzione alle comunità locali"

Avanti sulla Tap. Lo ha comunicato ai sindaci pugliesi il premier Giuseppe Conte evidenziando che “l’interruzione dell’opera comporterebbe costi insostenibili’. Sul gasdotto “abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non lasciando nulla di intentato. Ora però è arrivato il momento di operare le scelte necessarie e di metterci la faccia. Prometto un’attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del Governo”, ha garantito Conte.

Salvini sulla Tap

“Avere l’energia che costerà meno a famiglie e imprese è fondamentale, quindi avanti coi lavori”, ha dichiarato il leghista Matteo Salvini. Non ha mai tenuto nascosto il suo parere sulla questione: “Secondo me l’Italia ha bisogno di molte infrastrutture soprattutto al Sud. Penso alla Puglia: se arriverà alla fine quel gasdotto l’energia costerà il 10% in meno“, aveva detto Salvini. Il leader della Lega ha sempre espresso il suo “sì” all’opera, soprattutto dopo le parole di Alessandro Di Battista che in diretta Facebook dal Messico aveva invece invitato il M5s a “ribadire i ‘No’ sani a opere inutili”, con cui i Cinquestelle “ha preso i voti”.

Diffusa l’ira dei No Tap. “Una perdita di tempo, una presa in giro per calmare gli animi”, è stato il commento di Gianluca Maggiore, leader del movimento No Tap, dopo l’annuncio del premier Conte sul via libera al gasdotto Tap in Salento. “E’ chiaro che la nostra battaglia continuerà, come è chiaro che tutti i portavoce locali del M5S che hanno fatto campagna elettorale qui e che sono diventati addirittura ministri grazie ai voti del popolo del movimento No Tap, si devono dimettere adesso”.

Le parole dal ministero dell’Ambiente

“Ho trasmesso al premier Giuseppe Conte le valutazioni di legittimità svolte dal Ministero dell’Ambiente sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dallo scorso governo sul progetto Tap. Anche nei punti contestati non sono emersi profili di illegittimità, indipendentemente dal merito, in quanto la Commissione Via ha ritenuto ottemperate le prescrizioni”. Così aveva fatto sapere il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “La valutazione fatta dal Ministero dell’Ambiente esula dal mio pensiero personale e dal mio convincimento politico, se l’opera sia giusta o no. Ma nella fase attuale ogni valutazione da parte del Ministero deve essere fatta solo ed esclusivamente sulla base del principio della legittimità degli atti e non sul merito tecnico dei medesimi, in quanto non consentita dall’Ordinamento”.

“Il lavoro è durato ininterrottamente per più giorni, con la verifica e il vaglio di oltre mille pagine di documenti. C’è stata anche una nuova interlocuzione con Ispra su alcuni aspetti delle varie fasi della procedura. È bene sottolineare che parliamo di un procedimento già autorizzato e concluso nel 2014, su cui si è espresso il Consiglio di Stato con sentenza 1392 del 27 marzo 2017, confermandone definitivamente la legittimità”.

“Tuttavia, come è stato detto, abbiamo ascoltato tutte le osservazioni provenienti dal territorio, sia dai portavoce del Movimento 5 Stelle sia dal comune di Melendugno. Abbiamo valutato se tutte le autorizzazioni fossero state emesse a norma di legge”, ha concluso Costa.