> > Lega rimuove a sorpresa vertice Asi, M5S: "Un colpo basso"

Lega rimuove a sorpresa vertice Asi, M5S: "Un colpo basso"

Battiston rimosso Agenzia Spaziale Italiana

Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, il 7 novembre 2018 ha annunciato la sua rimozione, operata dalla lega. La dura reazione del M5S

Un nuovo elemento si aggiunge all’elenco dei punti di frizione tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Dopo le discussioni in materia di giustizia, i due alleati tornano infatti a dividersi. Questa volta il motivo del contendere è la decisione presa del Ministro dell’Istruzione leghista Marco Busetti, che ha ieri deciso di rimuovere il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston.

L’ormai ex presidente, fisico di fama internazionale, venne nominato a capo dell’Asi per la prima nel 2014. E in seguito confermato dal Governo Gentiloni. E sorprendendo tutti gli osservatori, ha annunciato il proprio licenziamento attraverso Twitter verso l’ora di pranzo di ieri mercoledì 7 novembre 2018. “Oggi il Ministro con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di presidenti Asi”, afferma Battiston, che, commentando la decisione del governo, scrive “È il primo spoils system di un’ente di ricerca”.

Un cambio più volte discusso

La Lega aveva già più volte annunciato la volontà di procede ad un cambio di vertice dell’Agenzia Spaziale. Una eventualità che aveva però incontrato una forte opposizione nel Movimento Cinque Stelle, e in particolare in Di Maio, che, riferendosi alla questione, aveva scritto: “Ci sono altre priorità, parliamone alla fine dell’anno”. Finchè ieri non è arrivato quello che il Movimento ha definito un vero e proprio “Colpo basso”.

Quella della Lega sarebbe quindi, stando a quanto affermato dai portavoce del Movimento, una decisione unilaterale, assolutamente non concordata con loro.

Anche Di Maio, al momento in viaggio in Cina, sarebbe stato tenuto all’oscuro della decisione presa dai vertici del Ministero dell’Istruzione, e avrebbe appreso la notizia solo quando avvertito dal sottosegretario Stefano Buffagni. Una notizia che, assicura chi ha avuto modo di vederlo, lo avrebbe reso “Furioso”.

Busetti Rimosso “Per una questione tecnica”

Al Ministero motivano la decisione parlando di una “Questione tecnica”. La rimozione, insomma, sarebbe stata resa necessaria da una verifica formale della nomina. Una spiegazione che, stando a quanto trapela in queste ore, non sarebbe per nulla gradita al Movimento. Tanto da arrivare a minacciare “Conseguenze” per la decisione presa dai vertici leghisti. Perchè tra i pentastellati è forte il sospetto che la decisione sia stata in realtà presa da Giancarlo Giorgetti, influente sottosegretario di Palazzo Chigi in area Lega. Una decisione presa perché l’assegnazione dell’incarico a Battiston non sarebbe passato attraverso il parere del Comitato Interministeriale, presieduto proprio da Giorgetti, nominalmente incaricato di occuparsi delle iniziative italiane riguardanti il settore spazio.

“Ma le pare che Busetti prenda una decisione simile senza avere il benestare dall’alto?” chiede provocatoriamente un uomo dei vertici del Movimento, parlando con Francesca Schianchi della Stampa.

Giancarlo non c’entra nulla”, assicurano però fonti interne alla Lega. E lui stesso avrebbe provato a contattare alcuni vertici dell’alleato a Cinque Stelle per assicurare la sua estraneità alla vicenda. Ma, se dobbiamo giudicare dalle dichiarazioni del Movimento, senza riuscire a convincerli.

Incertezza sul futuro vertice dell’Asi

Rimane ora da definire chi andrà a sostituire l’appena dimesso Battiston. Dal Ministero si fa trapelare il nome di Pasquale Preziosa, ex vertice dell’Aeronautica Militare. Un nome che però, almeno secondo quando affermato dal Movimento, non rispecchierebbe le reali intenzioni della Lega. La sensazione è che il nome verrà scartato, per far posto a qualcuno che ancora non si vuole “Bruciare”. E dal Movimento, almeno per ora, non si avanza nessuna candidatura.

Vedremo se e come i due alleati di governo riusciranno a ricomporre questa ennesima linea di frattura, che va ad aumentare le già numerose tensioni che si sono evidenziate tra le due anime del governo Conte.