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Dl sicurezza, Toninelli: stop a targhe estere delle auto

Danilo Toninelli TAV

Danilo Toninelli spiega che nel decreto Sicurezza è stata inserita una norma che porrà un freno alla circolazione in Italia di auto con targhe estere.

“Grazie al Governo e alla volontà del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i furbetti che fino a ieri utilizzavano in Italia auto immatricolate all’estero, pur risiedendo nel nostro Paese, non potranno più eludere tasse e controlli” avverte Danilo Toninelli. Inserita infatti nel decreto Sicurezza una norma che vieterà alla auto con targhe estere di circolare in Italia.

Giro di vite sull’esterovestizione

“Abbiamo inserito nel decreto Sicurezza una norma che, con alcune deroghe, vieta, a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni, di circolare sul territorio nazionale con veicoli a targa estera” annuncia soddisfatto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Giro di vite quindi sulla cosiddetta “esterovestizione“, almeno per quanto riguarda il possesso di automobili. “Con noi i furbi non avranno più vita facile” assicura infatti il pentastellato. Toninelli fa riferimento a quelle persone che aprono una finta residenza fiscale all’estero anche se vivono e operano in Italia. Questo, prevalentemente allo scopo di godere di un regime fiscale più vantaggioso.

A causa di questo escamotage in Italia però circolano molte vetture con targhe straniere il cui proprietario può quindi facilmente evadere le multe dell’autovelox ma anche eludere il fisco ed evitare di pagare bollo e assicurazione in Italia. “Coloro che violeranno il divieto che abbiamo imposto dovranno pagare una multa salata e, se non si metteranno in regola, si potrà arrivare sino alla confisca del veicolo” spiega Danilo Toninelli, anticipando le norme inserite nel decreto Sicurezza.

Prevista infatti una sanzione amministrativa che parte da un minimo di 712 euro. Il cambio della targa invece dovrà avvenire entro 180 giorni, tempo nel quale il veicolo sarà tenuto in deposito. Scaduto questo termine di 6 mesi scatterà la confisca. “Sono molto orgoglioso di questa misura, che tenta anche di porre un freno a una pratica scorretta purtroppo molto diffusa che danneggia tutti noi, togliendo al fisco soldi dovuti, e fa male anche a tante aziende italiane che lavorano correttamente”, sottolinea quindi il ministro dei Trasporti.