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Decreto Sicurezza, M5s ritira gli emendamenti: Pd abbandona la commissione

Anticorruzione, sì emendamento sul peculato

"Sta andando tutto molto veloce il lavoro in Commissione" lo conferma Gianluca Vinci, il deputato della Lega e membro della Commissione.

Torna il sereno nel clima gialloverde. Alle spalle l’incidente sull’emendamento nel decreto anticorruzione, scomparsa ormai la consistente quantità di nodi da sciogliere tra Lega e Movimento 5 stelle. Nessun ostacolo al provvedimento a cui il carroccio teneva considerevolmente. Il Movimento 5 Stelle ha ritirato gli emendamenti al decreto sicurezza in Commissione Affari costituzionali alla Camera. “Sta andando tutto molto veloce il lavoro in Commissione – ha riferito Gianluca Vinci, deputato della Lega e membro della Commissione – “E’ l’esito di accordi presi dai vertici, credo. Del resto nei giorni scorsi il presidente della Commissione, Brescia (M5S), aveva annunciato che non ci sarebbe stato ostruzionismo da parte loro”. Secondo il calendario il decreto diverrà legge il 3 dicembre 2018, lo conferma il vicepremier Matteo Salvini che dopo aver ammesso l’incidente di percorso tra il suo schieramento e quello dei grillini ha aggiunto “ci sono centinaia di emendamenti delle opposizioni e io per carità quel decreto l’ho modificato più volte però ci rimane una settimana di tempo e siccome ci sono tanti provvedimenti che garantiscono più sicurezza agli italiani, prima diventa legge meglio è”.

Il Partito Democratico abbandona la commissione

Il Pd ritira tutti gli emendamenti e i suoi membri abbandonano i lavori della Commissione Affari costituzionali della Camera che sta esaminando il decreto
sicurezza:l’annuncio ufficiale giunge dal capogruppo in Commissione Gennaro Migliore. Emanuele Fiano, componente della Commissione per il Partito Democratico ha annunciato “Non c’e’ spazio per un dibattito democratico, é già tutto deciso. Così è ridicolo, é inutile perdere tempo”.