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Di Battista: M5S dia il massimo supporto ai gilet gialli

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista esorta il M5S a non guardare i sondaggi ma a combattere "le battaglie giuste sempre e comunque", come quelle dei gilet gialli.

Dopo Beppe Grillo anche Alessandro Di Battista si schiera apertamente con i gilet gialli, il movimento francese che sta mettendo letteralmente ferro e fuoco la Francia per chiedere al governo aumenti salariali e più dignità nel lavoro. Il fondatore del MoVimento 5 Stelle sostiene che “i gilet gialli hanno venti punti di programma, non parlano solo di tasse, vogliono il reddito di cittadinanza, pensioni più alte, tutti temi che abbiamo lanciato noi”. A stretto giro il Dibba puntualizza infatti che “il giochetto” che il nostro “sistema mediatico (salvo rare eccezioni) ha portato avanti è stato quello di catalogare i gilet gialli in definizioni che nulla hanno a che vedere con la realtà”.

M5S sia al fianco dei gilet gialli

“Sono stati definiti fascisti, lepenisti, populisti di destra…il gioco è sempre lo stesso, catalogare per dividere! Poi, grazie Dio, è arrivato Mélenchon (fondatore nel 2008 del Partito di Sinistra e candidato alle presidenziali francesi del 2017 con il suo movimento “La France Insoumise”, ndr), persona molto intelligente, il quale, sostenendo la causa del ‘gilet gialli‘ ha fatto crollare il solito teatrino del pregiudizio al quale i media ci hanno abituato” spiega su Facebook Alessandro Di Battista.

“Le richieste dei ‘gilet gialli‘ sono sacrosante, così come sacrosanta è la loro battaglia contro questa stramaledettissima globalizzazione che – tra l’altro – oltre ad aver distrutto diritti sociali ad ogni latitudine ed aver provocato l’esplosione degli esodi di massa, ha addirittura tradito il suo mandato” chiarisce quindi l’esponente del M5S. “Altro che libero mercato, – aggiunge – il sistema neoliberista negli ultimi 20 anni ha solo rinvigorito i monopoli delle élite”.

Ecco perché il Dibba esorta: “Credo che il MoVimento 5 Stelle debba dare il massimo supporto a questo movimento di cittadini francesi che chiede diritti, salari giusti, la fine dell’impero delle privatizzazioni e il controllo della finanza da parte degli Stati”. Anche se “tra loro c’è chi non voterà mai il Movimento – puntualizza – le loro rivendicazioni sono sacrosante e vanno sostenute“.

“Queste sono le battaglie che cambiano il destino di una Nazione, quelle contro il PUC, il partito unico del cemento, quelle contro l’impero dei Benetton, quelle contro il primato della finanza sulla politica. Una battaglia sacrosanta da combattere è quella sul recupero di miliardi di euro che la Chiesa deve allo Stato, e lo dico da cattolico praticante! – conclude Di Battista – Il Movimento combatta le battaglie giuste sempre e comunque ricordandosi che i conti si fanno alla fine e che i sondaggi lasciano il tempo che trovano”.