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Raffaele Marra, arriva la condanna a 3 anni e sei mesi

Raffaele Marra

L'ex dirigente Raffaele Marra è stato condannato dalla seconda sezione penale del tribunale di Roma. Era l'ex braccio destro di Virginia Raggi.

Condannato a 3 anni e sei mesi di carcere Raffaele Marra, l’ex braccio destro del sindaco di Roma Virginia Raggi. L’ex capo delle Risorse umane del Campidoglio era stato arrestato per corruzione il due dicembre 2016 in concorso con l’immobiliarista Sergio Scarpellini, morto il 20 novembre 2018.

Il Rasputin del Campidoglio

La Procura chiedeva per Raffaele Marra una pena di quattro anni e mezzo. Al centro della vicenda giudiziaria due assegni circolari da 367mila euro, staccati nel 2013 dall’imprenditore Scarpellini e intestati alla moglie del dirigente capitolino, all’epoca dei fatti contestati direttore dell’ufficio delle Politiche abitative del Comune di Roma. Questa somma sarebbe servita per l’acquisto di un appartamento nella zona di Prati Fiscali, oggi confiscato dalla magistratura.

Dopo quattro anni Marra ha restituito i soldi a Scarpellini. La difesa ha cercato di dimostrare che si trattava solo di un prestito tra amici. Non l’hanno pensata in questa maniera i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma. Oltre al carcere, Marra è stato interdetto dai pubblici uffici e condannato a pagare un risarcimento di 100mila euro al Comune di Roma.

Già uno degli uomini centrali dell’amministrazione guidata da Gianni Alemanno, quando a Roma si è insediato il MoVimento 5 Stelle Raffaele Marra, passato alle cronache come il Rasputin del Campidoglio, è diventato il braccio destro del sindaco Virginia Raggi. La pentastellata era finita a processo, terminato con un’assoluzione, proprio in merito alla promozione del fratello del dirigente, Renato Marra.