Emma Bonino tuona contro il Movimento 5 Stelle. “Sono veramente tentata di non partecipare al voto, non mi capita mai” l’esordio della senatrice nel corso della discussione generale sulla manovra a Palazzo Madama. Di fronte alle contestazioni e ai mugugni di alcuni senatori della maggioranza l’ex ministro degli Esteri ha replicato duramente: “Poveracci. Mi difendo da sola (in risposta al presidente di turno Roberto Calderoli che cercava di riportare la calma ndr). Voi non avete idea di quanto è grave la decisione che sto per prendere. Non capite, non avete rispetto delle istituzioni. Per quanto riguarda l’attaccamento che ho per la democrazia liberale aperta, che mi sembra il modo migliore per governare, dico che voi passate sopra le istituzioni come dei rulli compressori. Ne ho visti altri passare e andare ma quello che restava era esattamente l’equilibrio di potere fra i vari ruoli”.
La commozione finale
Riferendosi anche all’approdo in aula del testo senza il voto della commissione bilancio la senatrice ha aggiunto: “Ora invece non c’è più differenza tra l’esecutivo e il legislativo, l’esecutivo e il giudiziario. E non c’è neanche il rispetto per le agenzie indipendenti. Chi non è d’accordo viene spinto ad andarsene o a essere eletto”. Di fronte all’invito a concludere, Emma Bonino ha chiosato così: “Il mio tempo è finito, ma non ho finito il mio impegno. Non ho finito di difendere la democrazia”. Quindi si è seduta ed è scoppiata in lacrime mentre dai banchi delle opposizioni si sono levati applausi nei suoi confronti. La tensione tra le forze politiche resta dunque alle stelle nonostante l’ok dell’Unione Europea alla manovra dopo una lunga trattativa.