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Rai, l'Usigrai denuncia: "Maglie non iscritta all'Ordine giornalisti"

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Il sindacato dei giornalisti Rai contro la scelta di affidare a Maria Giovanna Maglie la striscia informativa post Tg1 che fu di Enzo Biagi.

Maria Giovanna Maglie, alla quale qualcuno in #Rai vuole affidare la striscia informativa in prima serata che fu di Enzo Biagi, non risulta iscritta all’Ordine dei #Giornalisti. Non risulta più iscritta da circa 3 anni”. Così esordisce il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, in un tweet che esprime tutta l’opposione del sindacato sulla scelta della direttrice di Rai1, Teresa De Santis, di affidare alla 67enne lo spazio informativo di sette minuti in onda, dal lunedì al venerdì, dopo l’edizione serale del telegiornale. La giornalista, veneziana d’origine, ma romana d’adozione, è nota per le sue posizioni allineate al credo sovranista dell’attuale governo.

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Chi è Maria Giovanna Maglie

Fu convinta comunista, vicina al politico e partigiano Giancarlo Pajetta, nel corso degli anni. la giornalista ed opinionista si è, dapprima avvicinata al craxismo, per poi svoltare al berlusconismo (nota la sua collaborazione con il Giornale e Dagospia). La svolta sovranista dei primi anni Novanta l’ha portata in politica estera, vera passione della giornalista che fu corrispondente da New York, a tifare per il repubblicano Donald Trump, sostenendolo pubblicamente fin dalle prime fasi della sua candidatura alla presidenza americana.

FI invoca la par condicio

Intanto la fazione forzista interna alla commissione Vigilanza Rai ha inviato una lettera al presidente Alberto Baranchini per chiedere il rispetto della par condicio. “L’applicazione della par condicio è una regola aurea – scrivono nel testo ripreso da Repubblica – che, come dimostrato dai dati dell’osservatorio di Pavia e dell’Agcom relativi al pluralismo politico/istituzionale in televisione, soprattutto negli ultimi mesi viene sistematicamente violata (in particolare a discapito di Forza Italia) nei programmi di comunicazione politica e programmi di informazione, tra i quali rientrano i telegiornali, in onda sulle reti Rai”. La giornalista fu in passato protagonista di uno “scandalo rimborsi“: Maglie fu accusata di aver speso 150 milioni di vecchie lire in note spese quando era corrispondente. Nei giorni scorsi, come ricorda il Fatto Quotidiano, la giornalista è tornata a parlare di quelle accuse, sottolineando come a suo tempo furono archiviate.