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Silvio Berlusconi dall'ospedale: "Questo governo fa male alle imprese"

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L'ex premier ha anche commentato il suo stato di salute: "Ho avuto paura, ma l'unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l'ottimismo".

In attesa delle dimissioni previste oggi dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove è ricoverato dallo scorso martedì per un’occlusione intestinale, Silvio Berlusconi ci tiene a dire la sua sulla situazione politica del Paese, oltreché ovviamente sul suo personale stato di salute, attualmente in via di miglioramento: “Ho avuto paura, ma l’unica malattia inguaribile che mi affligge da sempre è l’ottimismo”.

Il giudizio sul governo

In un’intervista al Corriere della Sera il leader di Forza Italia ne ha infatti approfittato per commentare negativamente l’operato dell’attuale esecutivo gialloverde, reo secondo Berlusconi di stare minando l’economia nazionale: “Questo governo fa male alle imprese, ci fa perdere posti di lavoro, attenta alle nostre libertà, e anche dal punto di vista della sicurezza avrei qualcosa da dire”, azzardando un pronostico sulla sua effettiva durata: “Saranno gli accadimenti concreti a determinarne la crisi. Non le dinamiche parlamentari, ma le troppe imprese che chiudono, i posti di lavoro che mancano… Il Paese reale chiederà presto il conto a quello virtuale rappresentato sui social”.

L’ex premier esprime inoltre una sua personale riflessione sull’attuale classe politica italiana: “Oggi vedo molta inesperienza e incapacità. Si muovono a destra e a manca. Twittano. Si rincorrono sui social. Ma poi convocano i Consigli dei ministri con all’ordine del giorno solo “varie ed eventuali”. E ci va solo la metà dei ministri. Che Dio illumini gli elettori italiani”.

Il pensiero nei confronti dei figli

Malgrado gli inviti al riposo espressi nei giorni scorsi dai figli Pier Silvio e Marina, Berlusconi appare intenzionato a continuare da protagonista la campagna elettorale per le prossime europee: “Disobbedisco da sempre ai miei figli anche se considero il loro amore per me il sentimento più prezioso della mia vita. Ma non sarei io se non rispondessi ad un dovere che sento come ineludibile. Il senso di dovere è quello di scendere in campo alle Europee”.