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Il sindaco leghista di Legnano arrestato per corruzione elettorale

Tangenti, arrestato sindaco Legnano

Oltre al sindaco leghista, in manette anche il vicesindaco e assessore al bilancio Cozzi (Fi) e l'assessore alle opere pubbliche Lazzarini (Fi)

È finito in manette Gianbattista Fratus, il sindaco leghista di Legnano. La Guardia di Finanza ha eseguito la misura cautelare, su disposizione della Procura di Busto Arsizio, nell’ambito di un’inchiesta su corruzione elettorale, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, informa Tgcom24. L’operazione, denominata “Piazza Pulita”, è stata condotta da 50 finanzieri nella città simbolo del Carroccio. Sono finiti agli arresti anche Chiara Lazzarini, assessore alle opere pubbliche, e Maurizio Cozzi, vicesindaco e assessore al bilancio.

Arresti a Legnano

Al momento il sindaco si trova agli arresti domiciliari, così come l’assessore Lazzarini, si apprende dal Fatto Quotidiano. Il gip ha invece disposto la custodia in carcere per il vicesindaco Cozzi, esponente di Forza Italia. Ulteriori dettagli saranno illustrati dagli inquirenti durante una conferenza stampa convocata dalla Procura di Busto Arsizio per le ore 11.30.

La giunta Fratus era già finita al centro di una bufera a fine marzo, riporta il Corriere della Sera. Le minoranze politiche di Legnano, infatti, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Lazzarini, giustificata dall’esistenza di una pendenza giudiziaria su di lei in quanto ex presidente della municipalizzata Amga. Se in sede penale si è ormai giunti alla prescrizione, la magistratura deve ancora esprimersi in sede civile.

Operazione anticorruzione

L’operazione delle Fiamme gialle a Legnano è legata all’inchiesta che, a inizio maggio, ha portato all’arresto dell’azzurro Piero Tatarella e del sottosegretario all’area Expo Fabio Altitonante. Nell’ambito della medesima indagine, la magistratura ha emesso 43 custodie cautelari e ha iscritto nel registro degli indagati anche l’eurodeputata di FI Lara Comi e il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti.