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Salvini e Di Maio a Palazzo Chigi: "Il governo va avanti"

Salvini Di Maio a palazzo chigi

Per i vicepremier la priorità resta "l'abbassamento delle tasse. Servono misure straordinarie per lo sviluppo dell'economia".

Dopo settimane di scontri, gelo e campagna elettorale in vista delle europee, e trascorso qualche giorno dalla conferenza stampa in cui Giuseppe Conte ha annunciato l’ultimatum ai due alleati di governo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono tornati a parlarsi faccia a faccia. Lo hanno fatto a Palazzo Chigi, informa Repubblica, nel tardo pomeriggio. Il vertice è durato poco più di un’ora, durante la quale i due vicepremier hanno ribadito la propria volontà di restare fedeli al contratto siglato a inizio mandato. Non hanno rilasciato dichiarazioni al termine dell’incontro, ma i rappresentanti di Lega e M5S, in una nota congiunta, hanno fatto sapere che “il governo deve andare avanti“.

“Ora abbassare le tasse”

Il vertice tra Salvini e Di Maio è stato definito “utile, positivo e cordiale“. L’obiettivo ora è quello di continuare a lavorare per il benessere degli italiani “dopo anni di governi passivi”. La priorità resta “l’abbassamento delle tasse, argomento che i due vicepremier considerano prioritario per il rilancio del Paese. Servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse per lo sviluppo dell’economia. I maggiori incassi dell’Irpef e dell’Iva, quasi dell’8%, e la diminuzione della disoccupazione rispetto al 2018 nei primi quattro mesi di quest’anno ci dicono che siamo sulla buona strada”.

Verso il Cdm

È invece previsto per l’inizio della prossima settimana il Consiglio dei ministri, ha dichiarato Salvini ad alcuni giornalisti che lo hanno fermato al di fuori della sua abitazione, riporta il Corriere della Sera. Il ministro dell’Interno ha assicurato che “il decreto sicurezza è già pronto. Il presidente del Consiglio torna stanotte dal Vietnam: mi ha detto di aspettare e io lo aspetto”. Ma non ci sarà alcun vertice a tre tra il premier e i suoi vice nella giornata di domani perché “sarò a Firenze la mattina, poi Bergamo e Monza”. “Non c’è stato nessun rinvio“, ha spiegato Conte da Hanoi. “Semplicemente non era stata fissata una data, perché non siamo riusciti a conciliare un incontro questa settimana. Ragionevolmente sarà la settimana prossima”.