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Crisi dell'Anm: tre correnti sfiduciano la Giunta di Grasso

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"Il deliberato di MI è sicuramente una violazione dell'accordo associativo alla base della giunta" dichiara Eugenio Albamonte di Area.

Si è aperta una crisi nell’Anm. I componenti di Area, Unicost e Autonomia e Indipendenza hanno convocato con urgenza una riunione con l’intento di discutere il rinnovo della Giunta guidata da Pasquale Grasso. Infatti, sabato 8 giugno Magistratura Indipendente, la corrente del presidente, ha approvato un documento che invitava i magistrati autosospesi a rientrare nel Consiglio Superiore della Magistratura. Qualche giorno prima, invece, l’Anm aveva chiesto le dimissioni dei consiglieri.

L’intervento di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in qualità di capo del Csm ha legittimato il suo vice Ermini escludendolo dalle intercettazioni umbre. Lo stesso Ermini ha chiesto ai colleghi di restituire dignità istituzionale al consiglio minacciando lo scioglimento dell’organo. L’obbiettivo di Mattarella è quello di far procedere i lavori del Csm allontanando i comportamenti anomali tenuti da alcuni giudici a cena con alcuni esponenti del Pd per concordare i futuri capi di alcune procedure.

Il contrasto

In una nota diffusa dalla corrente della Magistratura indipendente si legge: “Il documento adottato all’unanimità dall’Assemblea nazionale tenuta ieri a Roma si pone in netta contrapposizione con il documento deliberato dal Comitato Direttivo Centrale dell’Anm ed esclude la possibilità di proseguire l’esperienza dell’attuale Giunta che vede la presenza e la presidenza di Magistratura Indipendente“. Infatti, la richiesta dei consiglieri del Csm di riprendere la loro attività “crea un incidente istituzionale senza precedenti e potrebbe condurre all’adozione di riforme dell’Organo di autogoverno dal carattere emergenziale con il rischio di alterarne il delicato assetto voluto dalla Costituzione a garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura senza risolvere i problemi posti dalle gravi recenti vicende”. Dunque, al posto di questi consiglieri espulsi, entrerebbero due magistrati di Autonomia e Indipendenza.