Il Ministero per gli Affari Europei chiede un suo rappresentante dopo che Paolo Savona ha dovuto lasciare l’incarico per ricoprire quello di presidente della CONSOB. E Alessandro Di Battista lo farebbe volentieri, se solo non ci fossero continuamente frizioni con entrambi i vicepremier.
Di Battista corre per la poltrona: ma arriva il no dei vicepremier
E’ ormai dallo scorso marzo che il Ministero per gli Affari Europei è vacante, dopo che l’ex Ministro Paolo Savona l’ha dovuto abbandonare in favore di un primo posto alla CONSOB. Da allora è stato il Premier Conte ad assumere le sue funzioni. Ma ora, tra la costituzione della Commissione Europea e il rischio della procedura d’infrazione, è fondamentale per l’Italia una figura di riferimento.
Figura che potrebbe essere quella di Alessandro Di Battista che, da quando è tornato dal Sud America, cerca in tutti modi di imporsi nell’esecutivo. Salvini, disposto anche a cambiare il colore della poltrona (che prima era verde), è però contrario al suo ingresso.
Anche Di Maio non sembra accettare di buon grado la volontà di ascesa del compagno grillino, che a suo dire non fa altro che destabilizzare il governo in un momento delicato. L’Europa infatti, oltre alla potenziale richiesta di 3 miliardi, ha sollecitato l’Italia a dare risposte sulla Tav entro luglio. La Lega si è sempre mostrata favorevole a differenza del Movimento, fermamente contrario.
Non è quindi il momento di aprire un’altra discussione nella maggioranza, che nei prossimi mesi dovrà già scontrarsi sulle coperture per la manovra. Per ora Di Battista resta ancora fuori.