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M5S, Nugnes è fuori: "Lasci il seggio"

paola nugnes

La senatrice Paola Nugnes dopo l'espulsione dal M5s: "Sono loro che sono cambiati. Non mi riconosco più nel Movimento"

Sul blog delle stelle, l’annuncio lascia poco spazio ai dubbi: Paola Nugnes è fuori dal Movimento 5 stelle, che chiede anche che lasci il seggio in Parlamento. E’ la senatrice stessa a rispondere a tale richiesta, rispedendola al mittente: “Loro cambiati, tornino a casa e faranno un piacere al Paese”. Sull’espulsione si è espresso anche Roberto Fico, presidente della Camera, che ha detto: “Nugnes farà sempre parte del M5s, non si può cancellare il suo lavoro perché il movimento è un sentire e niente può cancellare 12 anni di lavoro, progetti, coraggio, vissuti insieme. Dodici anni di strada percorsa fianco a fianco. Se il movimento è qui oggi lo si deve anche al tassello messo da Paola e non si può far finta di non vederlo“.

Il messaggio sul blog

“Lo scorso 23 giugno – si legge sul Blog delle Stelle – Nugnes ha rilasciato un’intervista in cui affermava il suo intendimento di lasciare il Movimento 5 Stelle per passare al gruppo misto. A nostro avviso dovrebbe dimettersi e liberare il posto. Inoltre ha espresso ripetutamente la volontà di votare contro il provvedimento per tagliare il numero dei parlamentari. La decisione è stata presa, sentito il Direttivo, prendendo atto delle sue dichiarazione e delle reiterate violazioni dello Statuto e del regolamento del gruppo parlamentare poste in essere da Paola Nugnes” concludono i pentastellati.

“Fedele alle promesse”

A Repubblica, Nugnes ha spiegato il proprio punto di vista: “Non ho tradito il mandato parlamentare perché io sono rimasta fedele alle promesse fatte casa per casa in campagna elettorale. Avevamo detto no a un’alleanza con la Lega, non ai respingimenti. Sono loro poi a essere cambiati e ad aver tradito quelle promesse. Non mi sono riconosciuta più nel Movimento – ha proseguito – con la modifica dello statuto voluta da Casaleggio nel 2017 che abiura i valori originari di quello del 2009 a cui avevo aderito io. Il Movimento originario e quello di oggi al governo sono due cose diverse” ha proseguito. “Sono loro che sono cambiati e quindi sono loro che dovrebbero tornarsene a casa. Non si può consegnare il Paese a una destra subito”.