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Maggioranza in bilico in Senato dopo l'addio di Paola Nugnes

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La senatrice ha deciso di lasciare il Movimento: "Non accettano critiche", Di Maio replica: "Dovrebbe dimettersi, non passare al gruppo misto".

In mattinata Luigi di Maio e Paola Nugnes hanno avuto un confronto a distanza. Il leader del Movimento 5 stelle scrive sui social: “Oggi leggo che la senatrice Paola Nugnes vuole lasciare il Movimento 5 Stelle anche perché reputa la legge che taglia 345 parlamentari, una legge anti democratica. Se si vuole tradire una promessa, bisognerebbe dimettersi non passare al misto“. La replica della dissidente giunge con un altro tweet: “Altro che riduzione dei parlamentari la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’acqua”.

Le interviste a Paola

Paola Nugnes ha rilasciato due interviste nelle quali ha chiarito la sua posizione e spiegato i motivi che la spingono ad abbandonare il movimento: “Dopo un anno devo constatare che qualsiasi critica costruttiva è diventata impossibile. Ogni aspetto della vita del Movimento, dentro e fuori dal parlamento, è sottoposto alla volontà del capo politico e per questo, dopo più di dieci anni, lascio i 5 Stelle“. Con l’addio ai pentastellati, quindi, la maggioranza al Senato rimane appesa a un filo.

La replica di Di Maio

Non appena appresa la notizia, però, Di Maio tranquillizza: “I numeri per la maggioranza sono ben saldi”. Poi prosegue con alcune constatazioni: “In giunta per le elezioni al Senato stiamo per dare l’ok all’ingresso di due nuovi senatori“. Si tratta del “seggio del Movimento in Sicilia mai assegnatoci e il seggio della Lega in Emilia Romagna a seguito della vittoria di un ricorso”. Infine, conclude: “Devo ringraziare i nostri parlamentari per il lavoro di questi mesi. Soprattutto nelle ultime settimane hanno dato il massimo per convertire il dl Crescita, lo Sbloccantieri e si apprestano a votare il taglio del numero dei parlamentari“.

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La situazione e la maggioranza

Con l’abbandono di Paola Nugnes al Senato restano 164 parlamentari, ovvero solo 3 voti sopra la maggioranza. La divisione prevede 58 senatori per la Lega e 106 per il M5s. Ad aggravare la situazione, inoltre, potrebbe essere la situazione di Elena Fattori: la sua espulsione, infatti, assottiglierebbe il divario. Anche altri due pentastellati sono indecisi se restare o abbandonare il movimento: si tratta di Vincenzo Presutto e Vilma Moronese. Se tutti e tre i grillini decidessero di abbandonare il partito guidato da Luigi Di Maio, il governo Conte perderebbe la maggioranza. In quella situazione bisognerebbe cercare una mediazione con Forza Italia e sperare in un esito positivo. Infine, due senatori (Maurizio Buccarella e Carlo Martelli) che hanno concesso la fiducia al governo sono stati espulsi a causa dei mancati rimborsi.