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Pd, Beppe Sala lancia la sfida: "Fondiamo un nuovo partito"

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Per Beppe Sala serve un nuovo partito in grado di coinvolgere chi non crede più alla politica o chi ha votato altre forze. Con lui potrebbe esserci anche Calenda.

Per il sindaco di Milano il Partito Democratico non basta più: serve una nuova forza in grado di riportare al voto chi non crede più all’attuale centrosinistra. Ma, perché no, anche qualche elettore della Lega o del Movimento. Calenda replica: “Bisogna lavorare su contenuti e programmi radicali”.

La proposta di Sala: serve un nuovo partito

Fondare un partito che lasci da parte i dissidi interni e che sia in grado di occuparsi di ambiente e giustizia sociale. Questo il nuovo progetto di Beppe Sala che emerge da un’intervista all’Espresso in edicola da domenica 30 giugno.

Il PD può crescere ancora ma non abbastanza. Per rilanciare il centrosinistra serve una realtà nuova che sappia riavvicinare alla politica chi non ci crede più e portare su questo asse qualche elettore di centrodestra o del Movimento. Se questo partito sia da considerare più a destra o più a sinistra del PD, al sindaco milanese non interessa: queste etichette vanno abbandonate, bisogna concentrarsi su temi, proposte e contenuti.

Non gli dispiacerebbe essere lui la guida, ma confessa che ora non ne avrebbe il tempo. Oltre a una possibile ricandidatura a Milano, deve già iniziare a concentrarsi sulle prossime olimpiadi che vedranno la sua città uno dei principali protagonisti.

Il nuovo partito potrebbe comprendere anche Carlo Calenda, anch’egli consapevole che il Partito Democratico non è più sufficiente e che serve un nuovo progetto per battere i nazionalisti. “Dunque iniziamo a lavorarci possibilmente insieme. Perché il tempo è poco e le divisioni già troppe”, suggerisce l’eurodeputato.

Non è da escludere la possibilità di vedere la nuova aggregazione in corsa già alle prossime elezioni politiche. A meno che non siano a breve termine, ovviamente.