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Conte bis, sfogo di Elisabetta Trenta: "Fatta fuori, non lo meritavo"

Conte bis

"Sapevo che il Movimento non mi avrebbe lasciato al ministero", così si sfoga l'ormai ex ministro della Difesa

Il governo Conte bis esclude alcuni ministri grillini. Hanno perso il posto alcuni esponenti del M5S nel passaggio dal governo giallo-verde a quello giallo-rosso. Giulia Grillo, ex ministro della Salute, è stata rimpiazzata dall’esponente di Leu Roberto Speranza. Ha dato il suo addio su Facebook Barbara Lezzi, ex ministro per il Sud. “Continuerò sempre a credere che ci sia la possibilità del cambiamento. Lo devo a mio figlio, a voi e a me stessa. Buon lavoro al nuovo Governo che seguirò dal Senato”, ha scritto. È arrivato anche l’addio di Tria e Enzo Moavero Milanesi, che lascia il posto al collega Luigi Di Maio. Torna Dario Franceschini, il quale ha sostituito Alberto Bonisoli ai Beni Culturali. Danilo Toninelli è uno dei grandi esclusi. “Ho donato tutto me stesso, a volte anche sbagliando, come può capitare, ma comunque nella convinzione di aver agito per l’esclusivo interesse dei cittadini”, ha voluto sottolineare. Più polemico l’addio di Elisabetta Trenta, allontanata dal Ministero della Difesa.

Conte bis, la rabbia di Elisabetta Trenta

“Non sono contenta, non meritavo tutto questo”. Comincia così lo sfogo dell’ormai ex ministro della Difesa, allontanata da Conte e dai 5 Stelle. Intervistata da Il Messaggero, ha detto: “Sapevo che il Movimento non mi avrebbe lasciato al ministero”. Ma ha tenuto a sottolineare di essere stata “una delle persone che ha lottato più di tutti contro Matteo Salvini“. Quindi ha commentato stizzita: “Voglio stare zitta perché in questo momento potrei dire di tutto e contro tutti”.

Attacca la Trenta: “Il ministro della Difesa è un ministero importante, il Viminale è un ministero altrettanto importante. È opportuno che ci siano due correnti politiche in entrambi i dicasteri? Siamo sicuri che i tecnici siano abbastanza tecnici?”. Lorenzo Guerini, che ha preso il suo posto, in realtà è un deputato del Pd e non un tecnico. “Questo lo so bene, il mio successore è del Pd. Quindi devo pensare che Lamorgese lo sia. Non so cosa dire. Anzi, non mi va più di parlare. Ho da fare”, ha concluso l’ex ministro.

La Trenta, tuttavia, pare non sia intenzionata ad abbandonare il suo partito. “Io credo nel Movimento, perché è fatto di idee e di valori”. “Con Luigi Di Maio nessun problema”, eppure lascia la frase incompleta. Sul suo futuro ha detto: “Tornerò alla Link University dove insegno e dove dicono che io abbia cose strane. Già stanno mettendo in giro cose strane sul mio ritorno”.