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Nuovo decreto terremoto: esteso stato di emergenza fino al 2020

Decreto terremoto

Previsti iter più semplici e veloci per la ricostruzione, incentivi agli imprenditori e una proroga del pagamento dei mutui concessi ai Comuni.

Nel Consiglio dei Ministri di oggi, lunedì 21 ottobre 2019, ci sarà spazio anche per discutere di un nuovo Decreto terremoto che sostenga le aree colpite del Centro Italia.

Decreto terremoto: le misure previste

Ad anticipare alcuni provvedimenti inseriti nel decreto è stata la dem Anna Ascani direttamente da Norcia. Qui ha parlato di restituzione del solo 50% della busta paga pesante, di incentivi per l’imprenditoria e di estensione della misura “Resto al Sud“. Questa, originariamente prevista solo per il Sud Italia, verrebbe estesa anche alle regioni del Cratere. Consiste in incentivi agli imprenditori under 46 per un totale di 20 milioni.

Il segretario Zingaretti, presente con lei a fianco del candidato alla presidenza della regione, ha poi aggiunto che si procederà affinché la zona diventi economicamente speciale. “Così chi verrà investire in queste terre lo potrà fare in maniera più conveniente e si tenterà di bloccare lo spopolamento“, ha spiegato.

Nel pacchetto di misure figura anche l’estensione dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020. I fondi che verranno erogati tra 2019 e 2020 saranno in totale 725 milioni. Una parte verrà attinta dal Fondo per le emergenze nazionali e l’altra dalla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario.

Il decreto punta poi a spingere per un iter di ricostruzione più semplice e veloce, soprattutto in relazione agli edifici scolastici. Si rimette poi mano al capitolo sulla rimozione delle macerie. L’articolo 5 del dl fissa alla fine del 2019 l’obbligo per le Regioni di aggiornare i siti di stoccaggio temporaneo. Qualora non ci fosse un’intesa, il Commissario è autorizzato ad aggiornare comunque il piano.

Vengono infine prorogati i termini per il pagamento delle rate dei mutui concessi ai Comuni, già previsti per gli anni 2016 e 2017 e ora estesi dal 2018 al 2020.