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Sentenza Cucchi, Ilaria: "Valutiamo la querela contro Salvini"

Ilaria Cucchi

Dopo aver ascoltato il commento di Salvini sulla sentenza del caso Cucchi, Ilaria annuncia possibili azioni legali contro l'ex ministro.

Arrivano fredde e taglienti le parole di Matteo Salvini in merito alla sentenza del processo sulla morte di Stefano Cucchi, in cui sono stati condannati a 12 anni di carcere con l’accusa di omicidio i Carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. In una breve conferenza stampa prima dell’incontro di Bologna al PalaDozza, il leader della Lega ha infatti ribadito che chi sbaglia deve pagare le sue colpe, risultando però evasivo nei confronti delle domande dei giornalisti presenti.

Ilaria Cucchi valuta la querela

“Matteo Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto“. Così Ilaria Cucchi ha commentato le affermazioni del leader della Lega, a Circo Massimo. La morte del fratello “non c’entra con la droga”, ha continuato la donna. “Anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto per questo”. Ilaria ha concluso dichiarando di non escludere un’azione legale contro l’ex ministro: “Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini”.

Processo Cucchi: Salvini sulla sentenza

Incalzato dai cronisti sulla decisione della Corte d’Assise di Roma, Salvini ha risposto: “Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi”, escludendo però al contempo la possibilità che un giorno possa porgere le proprie scuse alla sorella e alla famiglia di Stefano Cucchi. Scuse invocate da molti sia per le affermazioni proferite nel corso degli anni che per il suo appoggio incondizionato agli agenti ora condannati: “Io non posso chiedere scusa al posto di quelli che sbagliano, altrimenti Salvini dovrebbe chiedere scusa anche per il buco nell’Ozono. Io ho invitato al Viminale la sorella di Cucchi”.

Salvini sembra non voler ascoltare il giornalista quando gli viene ricordato che la morte di Stefano Cucchi è da mettere in relazione con il pestaggio subito dagli agenti e non con il consumo di droga: “Condanno e sono vicino. Per quello che mi riguarda, da senatore e da papà combatterò la droga in ogni angolo d’Italia. Ma questo almeno lo posso dire? Posso dire che sono contro ogni genere di ogni spaccio di droga? […] Se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Punto e a capo. Seconda affermazione: io sono contro il consumo e lo spaccio di droga sempre e comunque”.

Il caso del deputato Tonelli

L’atteggiamento compassato di Salvini tuttavia vacilla quando il giornalista ricorda all’ex ministro dell’Interno alcune dichiarazioni di Gianni Tonelli, ex segretario del Sindacato Autonomo di Polizia e oggi deputato della Lega, in merito al consumo di stupefacenti da parte di Cucchi: “Io devo anche dire che sono contro la droga e lo spaccio, sempre e comunque”. Nell’aprile del 2018 Tonelli era stato peraltro condannato ad una multa di 500 euro proprio per le frasi scritte sui social in cui parlando di Cucchi affermava: “Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze”.