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Autostrade contro il governo: chiesti danni su norma del Milleproroghe

m5s benetton

Ha suscitato scalpore nel governo la richiesta di risarcimento di 23 miliardi fatta da Autostrade per l'Italia per l'articolo 33 del Milleproroghe.

È scontro tra Autostrade per l’Italia e il governo sulla richiesta di risarcimento di 23 miliardi di euro fatta dalla concessionaria controllata da Atlantia. La richiesta è stata fatta nella giornata del 22 dicembre a seguito di una discussa norma inserita dall’esecutivo all’interno del decreto Milleproroghe, che permetterebbe di trasferire ad Anas il controllo della rete stradale oggi gestita da Autostrade per l’Italia. Per la concessionaria si tratterebbe di una norma contra aziendam e da qui la volontà di risolvere il contratto che la lega allo Stato italiano.

Autostrade: chiesto risarcimento al governo

Nella lettera ufficiale inviata da Autostrade per l’Italia a Palazzo Chigi viene infatti chiesto un risarcimento danni pari al 100% del valore della concessione, vale a dire circa 23 miliardi di euro. Il motivo dietro a questa richiesta sta infatti in ragione dei: “Molteplici diritti e principi sanciti dalla Costituzione e dal diritto comunitario, incluso il rispetto del principio di affidamento e a tutela del patrimonio della Società e di tutti gli stakeholders”.

La concessionaria controllata da Atlantia, a sua volta facente capo in parte alla famiglia Benetton (da mesi in rotta con il M5s a seguito della tragedia del Ponte Morandi), vuole dunque che venga cambiato l’articolo 33 del Milleproroghe altrimenti si vedrà costretta ad intervenire chiedendo la risoluzione del contratto di concessione. Una proposta che la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha già definito inaccettabile.

La norma del Milleproroghe

Ma cosa stabilisce questo controverso articolo 33 del decreto Milleproroghe? In sostanza la norma afferma come in casi eccezionali lo Stato possa trasferire immediatamente il controllo della rete autostradale dai concessionari ad Anas. Una norma che secondo l’esecutivo consentirebbe lo sblocco di numerosi cantieri rimasti fermi, ma che stando ad alcuni potrebbe essere utilizzata come arma da parte del M5s per revocare la concessione ai Benetton come da oltre un anno invocato a gran voce dopo il crollo del Ponte Morandi.

Il caso dell’articolo 33 ha però già diviso la maggioranza di governo al suo interno, con Italia Viva che afferma di voler analizzare tutte le procedure prima di “punire” eventualmente Autostrade per l’Italia. A questo punto non resta che attendere la decisione finale dell’esecutivo, attesa per il prossimo mese di gennaio.