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Saviano sul blitz di Salvini: "Violento attacco alla democrazia"

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Roberto Saviano commenta il blitz di Matteo Salvini a Bologna: "Violento attacco alla democrazia". Su Facebook, la diretta dove condanna l'atto.

Blitz di Salvini al citofono, interviene Roberto Saviano. In diretta su Facebook, l’autore di Gomorra condanna il gesto del leader della Lega: “Atto violento, istiga a poterlo fare”. Non si fermano le polemiche sull’episodio di Bologna.

Saviano contro Salvini

“Quella citofonata ridicola e quasi goliardica è un atto violento, istiga a poterlo fare”. Roberto Saviano commenta a gamba tesa l’atto di Matteo Salvini a Bologna. L’ormai condannato blitz fatto a casa di un presunto spacciatore tunisino, è uno degli argomenti più discussi degli ultimi giorni, mentre ormai si contano quelli che restano alle elezioni in Emilia Romagna di domenica 26 gennaio. Per il format “My Way”, ai microfoni di Fanpage.it lo scrittore ha definito il gesto come l’ennesimo atto di propaganda, che a primo impatto potrebbe sembrare l’ennesima trovata – si veda baciare salami o cambiarsi le felpe a seconda delle occasioni -, ma che è invece un gesto senza ritorno. “Già Gianfranco Fini – continua Saviano – nel 2008 fermava i migranti ai semafori, chiedendo loro i documenti senza un titolo per poterlo fare. Non cambia nulla, è la pratica della propaganda, la Destra l’ha sempre usata”. Saviano rincara la dose, chiedendo perché il leader della Lega non abbia invece chiesto un intervento della Polizia come la prassi vuole: “È un manipolatore di professione. Questo è un atto anti-democratico. Salvini non è né di destra né di sinistra: vuole imporre se stesso e per farlo ha scelto il sovranismo, ha scelto il cappotto della Destra, correndo ad assecondare”. Infine lancia una provocazione, affermando che ogni cittadino italiano dovrebbe adottare un leghista, per metterlo davanti alle idiozie proprio del leader del Partito: “Non si può credere a una figura tanto modesta e mediocre. È violento perché istiga a poterlo fare, se lo fa lui ognuno di noi lo può fare.[…] Quanta libertà dà questo atteggiamento. Salvini in questo è un manipolatore, maestro, con quel modo di fare chiedendo: ‘Ah è un tunisino?’”.

Savino, Salvini e le mafie

“Sa che può contare sul suo alleato più fedele: la paura“. L’autore di Gomorra tocca poi l’argomento a lui più vicino, quello delle mafie. Assecondare il volto peggiore delle situazioni, può in questi casi aprire delle vie che facilitano la rabbia del popolo, che in questo caso – data la prossimità delle elezioni – porterebbero al voto. “Salvini non combatte le mafie e non è un nemico della ‘ndrangheta, ma è una figura ambigua sulla lotta alle mafie e agisce come tutte le figure che non hanno una vera conoscenza e posizione antimafiosa. Per dimostrare di essere contro le organizzazioni criminali fa questo tipo di sceneggiate, quando niente è stato mai fatto dalla Lega né da Salvini per davvero contro il capitalismo criminale e contro il potere del narcotraffico”. Una citofonata che rappresenta un punto di non ritorno per la democrazia, su cui sono necessari approfondimenti ed analisi per il futuro, per non far perdere le garanzie alla democrazia italiana. “E tutto è un infinito e squallido teatro di propaganda“.